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MUSICA"Glitch", i "problemi tecnici" della nostra vita

17.08.23 - 06:30
Affondano nel quotidiano le storie raccontate nel nuovo Ep della band capitanata da Daniele Albini
THEXENON
"Glitch", i "problemi tecnici" della nostra vita
Affondano nel quotidiano le storie raccontate nel nuovo Ep della band capitanata da Daniele Albini

LUGANO - Si chiama "Glitch" l'ultimo Ep firmato dai ticinesi TheXenon. La band composta da Daniele Albini (testi, chitarra ritmica e voce), Adriano Bison (basso e cori), Dario Quarenghi (batteria e percussioni) e Roberto Gambarasi (chitarra solista) ha sfoderato sei tracce all'insegna del rock alternativo in lingua inglese, che non disdegnano qualche richiamo al punk e al post-punk.

È stato il frontman Daniele Albini a illustrarci i dettagli di questo lavoro. «"Glitch" è traducibile in "problema tecnico": le canzoni parlano di frustrazione, di vita quotidiana, d'immigrazione, relazioni con i genitori e così via». A stimolare la creatività è l'esistenza «e ogni canzone racconta un problema tecnico. Da qui il nome dato all'Ep». Non manca un punto di vista impegnato, una presa di posizione sui temi che toccano la società. Albini è l'autore dei testi, che nascono nel corso di «momenti di grande ispirazione, durante i quali mi devo alzare dalla sedia e andare a scrivere subito quello che penso». 

"Hunted", per esempio, riflette la sensazione di essere sempre controllati negli spazi pubblici. «Ci sono i radar, le telecamere, vai nei centri commerciali e c'è l'addetto alla sicurezza. Uno dei "problemi tecnici" è il non essere veramente liberi nella nostra quotidianità». L'immigrazione è invece l'argomento del brano conclusivo dell'Ep, "Beyond the Border". Nel quale ci si sforza di mettersi nei panni di chi arriva: «Quando si va a vivere all'estero non sempre si viene accettati dalla comunità che ci accoglie, per vari motivi ma soprattutto perché siamo diversi dagli indigeni». E il diverso fa paura. 

TheXenon sono in attività dal 2019 e, ribadisce Albini, è la passione a guidare «questi quattro amici che si ritrovano regolarmente a provare e improvvisare». Se i brani nascono dalla penna di Albini, gli arrangiamenti sono il frutto del lavoro comune di tutta la band. Le fonti d'ispirazione? «Cure, Pink Floyd, King Crimson, The Smashing Pumpkins, ma anche Placebo, Interpol, Arctic Monkeys...». Le registrazioni sono state effettuate "in casa", presso la sala prove della band, ma il mixing e il mastering sono avvenuti negli Stati Uniti. «Merito di un professionista che ha già esperienza nella scena alternative rock». Le incisioni hanno portato via parecchi mesi. «Dedichiamo il nostro tempo dopo il lavoro alla musica, così come i sabati e le domeniche».

Concludendo: "Glitch" è un album che è stato curato (e ritoccato) a lungo da TheXenon, con una ricerca della migliore accuratezza nei suoni e negli arrangiamenti, «così nella buona pronuncia inglese». Un lavoro che può essere sintetizzato, aggiunge ancora Albini, in due parole: «Travolgente e cool».

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