Abbiamo trascorso un’estate con il nuovo iPad Pro da 13 pollici e processore M4 sempre con noi e finalmente siamo giunti alla nostra verità
SAVOSA - Ci siamo concessi il tempo di un’estate per valutare il nuovo iPad Pro 13 con processore M4. Lo abbiamo ricevuto in prova a giugno, dopo aver testato e recensito l’altrettanto nuovo iPad Air, e ce lo siamo portati in giro per tutta l’estate. Dentro e fuori dalle valigie o dagli zaini, lo abbiamo usato un po’ dove capitava, all’aperto in montagna come pure in traghetto, spesso per intrattenerci giocando o guardando dei film o telefilm, ma anche per lavorare e, in alcuni casi, per far alcune delle cose che danno un senso al termine PRO.
Un acquisto per durare - Partiamo dalla fine anticipando subito il nostro verdetto, poi ci occuperemo di spiegare il perché della nostra scelta. Per noi l’iPad Pro da 13 pollici con la nuova Magic Keyboard e la nuova Apple Pencil Pro è in la scelta migliore e lo scriviamo coscienti d’aver affermato a maggio che l’iPad Air era a nostro parere “la scelta migliore per quasi tutti”. Siamo convinti che le due affermazioni non siano in contrasto, l’iPad Air è un ottimo dispositivo realizzato con componenti hardware di alto livello e già lungamente testate in altri prodotti. Pur essendo un modello Air può competere con i Pro di precedente generazione e questo lo rende adatto alla maggior parte degli scopi e, quindi, delle persone. Se pensate di rientrare in quella tipologia di utilizzo allora ci sentiamo di confermare quanto già scritto, scegliete l’iPad Air. Se però prevedete di fare un uso intensivo del vostro tablet, parliamo di molte molte ore al giorno sia per lavoro che per svago (non per forza usando sempre applicativi professionali), è probabile che le tecnologie hardware e software inserite nei modelli Pro possano esservi molto utili. Il tutto, però, ad un prezzo non proprio trascurabile, con la nuova Magic Keyboard e la nuova Apple Pencil Pro si arriva facilmente ad oltre 2’200.- CHF. Una somma da MacBook Pro che però crediamo si possa giustificare considerando l’uso intenso protratto nel tempo (3-4 anni come minimo).
I punti forti - Volendo elencare tutte le differenze tra i modelli Pro e i modelli Air potremmo dilungarci a dismisura, ma non ci sembra il caso anche perché è probabile che siate già incappati in una o più recensioni di questo modello. Cerchiamo quindi di limitarci a ciò che a nostro parere fa già la differenza e lo farà probabilmente anche nei prossimi anni.
Prima di questo, però, concedeteci un momento per lasciarci confessare che anche a noi, benché ne avessimo letto fino quasi alla noia, ci è scappato un WOW tra l’incredulo e il sorpreso quando abbiamo sollevato per la prima volta l’iPad dalla sua scatola. Tutti coloro che hanno recensito il nuovo iPad Pro si sono detti sorpresi dalla sottigliezza e dall’effetto di leggerezza che garantisce il nuovo iPad, nonostante fossimo preparati dobbiamo confessare che l’esclamazione (un po’ più colorita, scusateci) è scappata anche a noi. Detto questo, di certo non si spendono quasi 500.- CHF in più solo per un iPad incredibilmente sottile. Cosa giustifica la spesa? A nostro parere due novità in particolare: il processore M4 e lo schermo Tandem-OLED.
I nuovi iPad Pro portano in dote anche altre interessanti novità come i bordi più sottili, la fotocamera frontale e il sensore FaceID posizionati al centro del lato superiore dell’iPad quando questo è in posizione orizzontale. Per quanto riguarda invece la tecnologia ProMotion (che regola la velocità di refresh dello schermo da 1 a 120 Hz portando benefici evidenti anche alla durata della batteria) e i quattro altoparlanti indipendenti posti agli angoli del dispositivo si tratta di evidenti punti forti rispetto ai modelli Air, ma non rappresentano delle vere e proprie novità perché si tratta di tecnologie già presenti nelle generazioni precedenti della linea Pro.
La nuova tastiera Magic è un’altra novità introdotta a maggio e disponibile solo per i modelli Pro. Rispetto alla prima versione della tastiera cambiano diversi aspetti, si passa all’alluminio che risulta più piacevole quando si appoggiano le mani, aumenta l’area destinata al trackpad (ottima notizia) ed è stata aggiunta la linea di tasti per le funzioni. In sostanza quella che ai nostri occhi era già un’ottima tastiera per gli iPad è stata ulteriormente migliorata. È davvero un peccato che al momento sia disponibile solo per i modelli Pro.
Veniamo quindi alle due vere differenze.
M4 - Due mesi fa abbiamo scritto che i processori M2 erano all’altezza della situazione e che difficilmente incappavano in situazioni tali da farli percepire come lenti. Anche dopo questi due mesi con il nuovo processore M4 ci sentiamo di ribadire lo stesso concetto. I vecchi iPad Pro e i nuovissimi iPad Air (entrambi con i processori M2) sono in grado di gestire tutte le situazioni in modo più che soddisfacente. L’M4, però, lo fa ancora meglio. Ad essere sinceri, lo avevamo anche anticipato all’inizio, non sono state tantissime le situazioni in cui abbiamo sottoposto il nuovo processore a compiti particolarmente impegnativi, ciononostante in alcuni casi ci siamo accorti della differenza (talvolta sottile) utilizzando delle applicazioni che conosciamo bene e che abbiamo usato molto con i modelli precedenti. Si tratta di alcuni giochi o di alcuni applicativi per trattare le immagini. In cosa sono migliori? Con i giochi, per esempio, nei tempi di caricamento o nella resa grafica che, grazie anche al Pro Motion risulta essere molto più fluida. Se invece parliamo di applicativi professionali come per esempio Lightroom (che potreste utilizzare anche per motivi non per forza professionali) i tempi di elaborazione delle immagini (nel nostro caso per esempio cancellare elementi non desiderati dalle fotografie delle vacanze) ci sono sembrati decisamente ridotti.
Schermo OLED - A maggio ci eravamo lasciati con la promessa di verificare la differenza tra lo schermo degli iPad Air e quello dei Pro. Partiamo subito con il dire chiaramente che la differenza è evidente anche se la densità di pixel per pollice rimane la stessa (il numero totale di pixel cresce leggermente a causa dei bordi leggermente più stretti presenti nel modello Pro). Ciò che fa davvero la differenza è la tecnologia Tandem-OLED introdotta per la prima volta da Apple. I vantaggi dei pannelli OLED rispetto a quelli LED, per esempio i neri profondi o la brillantezza dei colori, sono noti da tempo, ma in questi iPad risultano particolarmente evidenti perché Apple non ne ha utilizzato solo uno, ma ne ha sovrapposti due riuscendo, in questo modo, a raggiungere punte di luminosità che sbaragliano la concorrenza. Si parla di 1000 nits a luminosità piena che arrivano fino a 1600 se si visionano contenuti HDR mentre gli iPad Air arrivano ad un massimo di 600 nits. Quanto appena scritto non corrisponde automaticamente a definire pessimi gli schermi LED presenti negli Air o negli altri modelli di iPad, ma piuttosto ci sembra che debba aiutare a misurare l’eccezionalità degli schermi presenti nei nuovi iPad Pro.
Due novità bastano? - La domanda è più che lecita: due “grandi” novità bastano per giustificare una spesa così alta? Se fosse solo per la tastiera, per i margini più sottili o per il sensore FaceID la risposta sarebbe chiaramente un no. Se in aggiunta a ciò vengono soddisfatte anche le condizioni citate in precedenza (un’uso intensivo dal punto di vista delle ore di utilizzo e dei compiti richiesti al dispositivo), allora il nuovo processore M4 e lo schermo Tandem-OLED sono in grado, secondo noi, di ribaltare il giudizio. Si tratta infatti di due novità che oggi garantiscono un valore aggiunto percepibile (soprattutto lo schermo) e che probabilmente si manterrà nel corso dei prossimi due o tre anni. Secondo le voci di corridoio è probabile che la tecnologia OLED passerà il prossimo anno, o al massimo tra due, anche ai modelli Air, ma per diverse ragioni solo nella versione singola e non in Tandem. Per quanto riguarda il processore, l’attuale M4 sembra poter avere una vita molto lunga. La sua potenza di calcolo, che come abbiamo detto in molti casi sembra al momento sovradimensionata, è stata calibrata sulle esigenze della nuova Apple Intelligence (inserita in versione beta nei sistemi operativi che arriveranno in autunno), e quindi dovrebbe essere in grado di sostenerla egregiamente anche quando l’AI arriverà in Europa e in Svizzera (la legislazione europea è molto più restrittiva in materia di protezione dei dati rispetto a quella statunitense e, quindi, Apple Intelligence arriverà in Europa e in Svizzera a data da definire).
One more thing… - Fedele alla dicitura PRO i nuovi iPad Pro hanno una porta USB-C compatibile al formato Thunderbolt. Anche in questo caso non è una novità assoluta, ma si tratta di un aspetto molto interessante che rende il dispositivo molto versatile e potrebbe permettervi di risparmiare qualche soldo. Se come noi non avete necessità di grandissimi volumi di archiviazione nel dispositivo (parliamo di 1 o 2 TB) potreste risparmiare 400.-CHF accontentandovi di 512GB e ricorrere alla porta Thunderbolt e ad una memoria SSD esterna quando invece vi capita di lavorare con file ad altissima definizione. Eventualmente potreste considerare di investire una parte dei soldi risparmiati per un modello con connettività cellulare (+200.- CHF) per accedere ad un sistema di archiviazione cloud.
E l’iPad Pro da 11 pollici? - Sulla questione 11 o 13 pollici ci siamo già espressi molte volte in passato. Per noi che usiamo molto l’iPad per lavorare il dubbio non sussiste: 13 pollici tutta la vita. Se invece vi serve soprattutto per l’intrattenimento, lo abbiamo già scritto più volte, crediamo che l’iPad Air sia quello giusto per voi.