Raoul Ghisletta, granconsigliere PS
Il modello assicurativo contro il rischio incendi in vigore nei poveri Cantoni del Ticino, Appenzello interno, Ginevra, Uri, Svitto, Obvaldo e Vallese comporta per i proprietari di immobili un costo assicurativo esoso, doppio rispetto a quello che esiste nei Cantoni con un istituto cantonale d’assicurazione contro gli incendi che è monopolio pubblico. E addirittura triplo rispetto all’Istituto cantonale dei Grigioni.
Oggi i costi assicurativi a carico dei proprietari di immobili, per 1'000 fr di somma assicurata, ammontano in media a 45 cts presso gli istituti cantonali monopolistici di assicurazione immobili, mentre ammontano a 1 fr presso le assicurazioni private. Nei Grigioni il costo è di 32 cts.
Nel 1997, su pressione del Governo guidato dalla liberale Laura Sadis, il Parlamento a stretta maggioranza bocciò la proposta di creare anche in Ticino un Istituto cantonale contro l’incendio, formulata dal deputato Valerio Gerosa. A seguito della firma degli accordi di libero scambio sul commercio la creazione di un monopolio oggi non sarebbe più possibile, senza avere mille ricorsi degli assicuratori privati. Il risultato del libero mercato assicurativo è sotto gli occhi di tutti: un fallimento e un furto.
Il messaggio governativo 7942 del 9 dicembre 2020 “Legge sulla protezione antincendio” (LPA) è insufficiente: su questo aspetto esso si limita a costatare il fallimento del mercato, ma non propone ad es. una collaborazione con il Canton Grigioni, che anche senza regime monopolistico potrebbe portare ad abbattere i prezzi in Ticino. Spetta ora alla Commissione parlamentare Costituzione e leggi, che preavvisa il messaggio, agire per ridurre i prezzi in Ticino, accogliendo ai sensi dei considerandi la mia iniziativa parlamentare del 21 gennaio 2019 per creare un istituto cantonale di assicurazione contro gli incendi e gli eventi naturali: non in regime monopolistico, ma in regime concorrenziale e collaborativo con l’Istituto del Canton Grigioni o altri Istituti cantonali.