Un contributo di Luca Campana, consigliere comunale PPD a Lugano
Ringrazio il Municipale Galeazzi che nell'ultima seduta del Consiglio Comunale ha risposto ai tre punti della mia interpellanza sul Casinò di Lugano.
In maniera pacata e ordinata ha esaustivamente risposto punto per punto alle mie richieste, solo nel punto due però ho ritrovato delle rimarcate riserve che coincidono alla domanda seguente: "Il Municipio è in possesso del sondaggio effettuato tra i collaboratori casinò Lugano SA? Se sì, è intenzionato a renderlo noto al Consiglio comunale?"
Il Municipio con motivazione non ritiene di condividere il materiale interno, accetto la notifica, però per me è un vero peccato, in quel frangente ho risposto in maniera decisa il mio disappunto in aula, forse un poco di pancia elevando il tono della mia voce, ma tutto sommato le tutele dei lavoratori per me sono essenziali.
Le critiche sulla gestione del personale del casinò di Lugano non sono di certo una novità, esse si rincorrono a tempi così regolari che non possono che non destare preoccupazione da parte del legislativo.
A memoria personale già nel lontano 2011 ci furono problemi importanti legati alla tutela e all'alto Turnover dei lavoratori, messaggi alquanto imbarazzanti proferiti dai Media per una struttura di proprietà del comune di Lugano.
I risultati del sondaggio interno e che farebbe cadere accuse contro la malagestione dovrebbero essere a disposizione dei gruppi politici per conoscerne la forma e le possibili problematiche attuali, in modo totale, e se nel caso, per intraprendere dei correttivi a tutela dei lavoratori.
Rispettando la privacy dei lavoratori estrapolandone solo i contenuti generali.
Va da sé che i tanto decantati risultati dell'audit proferiti a mezzo stampa da direzione e CdA dell'ente non possono essere troppo esaustivi per chi vuole vederci chiaro per il clima aziendale, altri fattori vanno quantomeno approfonditi.
Già in passato i sindacati hanno proposto un questionario riguardo alla soddisfazione generale del personale e misteriosamente non sono stati presi in considerazione, passato poi in parallelo a quello voluto dai vertici del casinò in un secondo tempo, lo stesso è risultato estremamente differenze, con dati preoccupanti, soprattutto per il settore operativo e in quello di supporto.
Bisogna insomma andare oltre la semplicistica idea che quella degli incaricati volti alla buona relazione fra datore di lavoro e dipendente siano solo e continuamente un ulteriore strumento di propaganda volta destabilizzare un clima aziendale sano e funzionante.
Quando invece a molti pare scontato che sotto il classico zerbino si ha l'impressione vi sia altro da scoprire.
Come detto antecedente la trasparenza è tutela volta non tanto al management e al personale amministrativo che subiscono in misura minore le questioni sottoposte all'attenzione dei contraccolpi di una gestione forse problematica, ma per tutto il resto della media e bassa gerarchia interna.
Il nostro compito è quello di tutelare chi lavora per aziende partecipate e di seguirne attentamente la cultura aziendale, con particolare tutela al versamento degli stipendi e nel voler dirimere ogni possibile ingiustizia resa pubblica.