Secondo l'ex tennista Panatta, i media "coprono" di troppi elogi l'altoatesino
ROMA - La carriera di Jannik Sinner è in rampa di lancio. È senza dubbio l'uomo del momento nel circuito maschile e la stampa lo sta (giustamente) venerando, ma a tal proposito - almeno secondo l'ex tennista italiano Adriano Panatta - i giornali della vicina Penisola stanno esagerando con gli elogi.
Ospite della trasmissione “Splendida Cornice” in onda su Rai 3, il 73enne romano si è espresso così. «Sinner è un ragazzo bravissimo, molto perbene, educatissimo, non sbaglia una dichiarazione, gioca come un Dio. Però basta: non è che ogni volta ce lo devono far pesare. Jannik è come lo vedi: fa una dichiarazione ed è sempre equilibrato, in campo non rompe mai le racchette, lui è il figlio che tutti vorrebbero avere. La perfezione a volte può diventare noiosa. Io perfetto? Assolutamente no. Rispetto a Sinner siamo come il diavolo e l’acqua santa».