«Jannik dovrà andare in giro scortato, lo sa?»
«Diventare numero uno è potenzialmente dirompente».
PARIGI - Sempre diretto, velenoso, anche scomodo, davanti alle telecamere John McEnroe ha continuato a comportarsi come faceva in campo. A fare quello che faceva in campo. A colpire forte. A dare risposte ficcanti.
L’ultima, la leggenda statunitense l’ha data quando interrogato riguardo a Jannik Sinner e alla sua recente conquista della classifica ATP.
«Gli italiani sono passionali ed emotivi come me, mentre Jannik è serio e compassato - ha sottolineato The Genius in un’intervista concessa al Corriere della Sera - Diventare numero uno è potenzialmente dirompente, se ne è avuto un assaggio con Berrettini che ha faticato dopo aver raggiunto la finale a Wimbledon. Con quale generosità Sinner avrà voglia di donarsi a un Paese affamato? Lui ripete che è concentrato solo sui miglioramenti. Sono curioso di scoprirlo. E quando parlo di Italia so cosa dico: è un Paese che conosco bene. Ci ho giocato, ho fatto concerti, il mio storico manager, Sergio Palmieri, è romano… Il numero uno non è una posizione facile da reggere. Hai sempre addosso gli occhi di tutti, c’è pressione, tutti che ti tirano per la giacchetta... Dove sta di solito, Sinner? Lo sa che dovrà andare in giro scortato? Andrà a sbattere contro l’entusiasmo italiano. Gli auguro di divertirsi ma, anche, di concedersi qualche spazio di manovra. Altrimenti il numero uno rischia di schiacciarlo».