Mister Jacobacci è carico in vista della trasferta di Berna: «Bottani? È un peccato averlo perso»
Nel pomeriggio di domenica 5 luglio (ore 16) il Lugano farà visita allo Young Boys. Per l'occasione il tecnico dei bianconeri Maurizio Jacobacci non potrà fare affidamento né sullo squalificato Maric né sugli infortunati Bottani e Custodio. «Stiamo valutando chi potrà scendere in campo al posto degli assenti», ha analizzato proprio il mister dei ticinesi. «Non abbiamo ancora deciso se giocare a tre o a quattro in difesa e Yao potrebbe anche sostituire Maric in qualità di centrale difensivo, con Jefferson schierato sulla fascia sinistra. Ho in ogni caso a disposizione una rosa buona ed equilibrata con diverse varianti. Bottani? Anche contro il Basilea aveva dato vivacità alle manovre, è stato un peccato averlo perso. Lo avremo nuovamente a disposizione per l’inizio del prossimo campionato».
Il morale del gruppo è indubbiamente alto in seguito all'affermazione contro il Basilea... «Dobbiamo restare con i piedi ben ancorati a terra. Non bisogna drammatizzare quando le cose vanno bene ed è necessario restare umili quando invece si arriva da un bel successo, provando a cercare la continuità che significa andare in campo di nuovo con la stessa volontà e grinta di mercoledì. Siamo focalizzati sul match di Berna, ci sono in palio tre punti e vogliamo andarcela a giocare. L'YB è molto forte, ma non partiamo battuti solo perché giochiamo a casa loro e su un campo sintetico. Dovremo essere precisissimi».
Quanto conta l’aspetto psicologico in questa partita? L'YB sarà sotto pressione... «I campioni svizzeri sono costretti a conquistare i tre punti per restare agganciati al San Gallo che è in vetta. Non penso che ci l'YB ci prenderà sotto gamba, anche perché a Cornaredo sono venuti due volte e non hanno mai vinto, conquistando soltanto un punto. Vorranno di conseguenza rifarsi e partiranno subito forte. Dipenderà tutto dal nostro atteggiamento. Quarto posto in classifica sinonimo di Europa? Abbiamo il dovere di salvarci il più rapidamente possibile, non c’è altro a cui pensare. Non siamo ancora al sicuro, dobbiamo mettere in cascina più punti possibili per non dover dipendere dagli altri».