Mattia Croci-Torti è stato confermato alla guida dei bianconeri. Martin Blaser: «Competenza e continuità».
Il Ceo bianconero ha spiegato la scelta della società: «Le persone competenti meritano una possibilità. Padalino? Gli metteremo una proposta sul tavolo». Nel frattempo il passaggio di proprietà è stato ufficialmente approvato anche dalla SFL.
LUGANO - Né Alex Frei, né Raphaël Wicky, nemmeno René Weiler: sarà Mattia Croci-Torti il "nuovo" timoniere del Lugano. La società, dopo attenta analisi, ha infatti deciso di confermare il 39enne ticinese, che ha già guidato la squadra nelle ultime due sfide ufficiali contro Basilea (1-1) e Xamax (vittoria 1-0 in Coppa). Insieme a lui sulla panchina, qualora fosse compatibile con i suoi attuali impegni lavorativi, continuerà ad esserci anche Cao Ortelli.
«Quando ho ricevuto la notizia ci ho pensato poco: non è stato difficile accettare. Ai miei giocatori chiedo sempre coraggio e, se avessi rifiutato, mi sarei sentito un po' un codardo - spiega Mattia Croci-Torti che, in attesa del patentino Uefa Pro, potrà sedere in panchina grazie ad un'autorizzazione provvisoria dell'ASF - Oggi sono qui con un pizzico di emozione, ma il sentimento maggiore è l'orgoglio. Sono orgoglioso della chiamata ricevuta questa mattina e della scelta della società».
«Quando ci sono delle persone competenti bisogna dare loro una possibilità - interviene il Ceo del Lugano Martin Blaser - Competenza, coraggio e continuità sono fattori importanti. Volevamo anche dare un segnale di continuità. Non è stata una decisione di pancia. Ci abbiamo riflettuto a lungo e siamo convinti della nostra scelta».
La parola è poi tornata al nuovo mister. «Sono fiducioso e carico. So di poter portare qualcosa alla squadra. So che ci sono tanti allenatori migliori di me, ma se mi hanno scelto è perché qualcosa di buono avranno visto. Devo crederci e non ho nessun tipo di tensione o stress. So che qualcosa posso dare. Quando ci si butta in queste esperienze è importante farlo con tutto il cuore. Nella vita i treni passano... ma non so quante volte si fermano».
Alle 16 Croci-Torti dirigerà il primo allenamento dopo la conferma. L'approccio sarà differente? Parlerai al gruppo? «Non ci sarà un approccio diverso e non c'è da perdere troppo tempo in chiacchiere. Andiamo avanti nel percorso iniziato 20 giorni fa. Giovedì torniamo già in campo contro il GC e c'è una sfida importante da preparare».
Infine ancora una domanda a Martin Blaser. Marco Padalino, sin qui team manager, fa ancora parte dello staff? «Anche con Marco abbiamo già avuto discussioni molto positive. Ora non sarà più coinvolto nella Prima squadra, poiché il responsabile è Carlos Da Silva, Coordinatore sportivo del Lugano. Detto questo ci sono ancora tante cose da definire per quel che riguardano il Team Ticino, la U21, il settore giovanile e lo scouting nazionale. Ci sono tante possibilità e a Padalino metteremo una proposta sul tavolo. Poi toccherà a lui dirci se è d'accordo o meno per una nuova sfida».
Da segnalare infine che, prima di concludere la conferenza, Martin Blaser ha comunicato un'altra lieta novella, con l'ottenimento dell'attesa minilicenza. La SFL ha dunque definitivamente confermato il passaggio di proprietà dalle mani di Angelo Renzetti e Leonid Novoselskiy a quelle del nuovo patron Joe Mansueto (Walden Football LLC.).