Il vicesindaco cittadino: «Oggi Lugano è l'unico luogo dove, in Ticino, si può vedere il calcio ai massimi livelli»
«Nell'anno della finale con Zeman era stato bellissimo muovere tutta quella gente da Lugano a Zurigo. Sarebbe straordinario ripetere quell'esperienza: sognare non costa nulla...».
LUGANO - "La direzione dell’FC Lugano comunica che la semifinale di Coppa svizzera contro il Lucerna si disputerà a casse chiuse e di fronte a 6'390 spettatori (il massimo consentito per partite ufficiali)". Con queste parole cariche di gioia, nel giorno di Pasqua, il club bianconero ha annunciato che giovedì sera Cornaredo sarà vestito a festa per una gara alla quale l'intera città (ma non solo) tiene tantissimo. Una sfida al termine della quale non vi sarà a disposizione nessun esame di riparazione: o si vince o si guarderà la finale del 15 maggio tristemente dal divano di casa.
Vuoi l'interesse per un match attesissimo, vuoi i prezzi modici e vuoi il desiderio di tornare in finale, il popolo luganese e ticinese ha risposto presente... «Non dico che me l'aspettavo, però una risposta del genere da parte del pubblico l'auspicavo - è intervenuto il vicesindaco di Lugano Roberto Badaracco - Va infatti sottolineato come nella nostra città l'interesse per il calcio non sia mai mancato. Negli anni il Football Club Lugano ha sempre portato allo stadio gente da tutto il Cantone. Oggi soltanto da noi, nella Svizzera italiana, si può vedere il calcio ai massimi livelli».
Dopo il sì al Polo sportivo, Lugano si conferma (anche) una città calciofila. Non sempre però è così...
«Esattamente. C'è sempre un po' di polemica per via del poco pubblico presente a Cornaredo. Si dice spesso che la colpa sia da attribuire alla scarsa attrattività dei match di Super League. La verità è che il fattore comfort dell'attuale impianto gioca un ruolo fondamentale. Per fortuna fra qualche anno anche noi avremo una nuova struttura, nella quale gli spettatori potranno sentirsi maggiormente coccolati. Ci auguriamo che, come successo in altre realtà come Losanna, il nuovo stadio possa convincere più gente ad assistere ai match dal vivo».
Parliamo della partita: stadio pieno equivale anche a più pressione per i giocatori?
«Si dice spesso che il pubblico sia il 12esimo uomo: mai come in questo caso corrisponde al vero. I giocatori saranno spinti al massimo e vivranno delle emozioni uniche. Non penso che metterà pressione ai giocatori, sono dei professionisti e sicuramente sapranno gestire questo aspetto. Lo ribadiamo: la città vuole la finale».
Un pronostico?
«Preferisco non farne (ride). Sappiamo tutti che nelle gare secche può succedere di tutto. Il Lucerna è un avversario ostico, l'abbiamo visto qualche giornata fa quando ci ha recuperato due gol. L'unica cosa che posso dire è che sei anni fa, nell'anno della finale con Zeman, era stato bellissimo muovere tutta quella gente da Lugano a Zurigo. Sarebbe straordinario ripetere quell'esperienza: sognare non costa nulla...».