A Lugano, che domani non potrà contare su Daprelà, giungerà un Lucerna riposato: «Ingiustizia»
Bianconeri a caccia del riscatto dopo la sconfitta europea: «L'aspetto importante è rimanere sempre positivi ed essere consapevoli che stiamo lavorando nella giusta direzione»
LUGANO - Dopo il Beer Sheva ecco il Lucerna per un Lugano ancora in netta fase di rodaggio.
Domani a Cornaredo giungeranno i biancoblù, addirittura fermi dallo scorso 23 luglio e che fin qui hanno disputato una sola gara rispetto alle quattro (compresa la Conference League) dei ticinesi. «È un grande aiuto per loro, nel secondo tempo questo aspetto potrebbe fare la differenza - è intervenuto Mattia Croci-Torti - È un'ingiustizia, ma lo accettiamo...»
Per la sfida di domani l'allenatore momò non avrà a disposizione l'infortunato Daprelà e sono previsti 4-5 cambi rispetto alla formazione che giovedì ha affrontato gli israeliani. Sabbatini e compagni dovranno ripartire dalla vittoria, l'unica di questa stagione fin qui, staccata una settimana fa contro il Winterthur? «Non è tanto la vittoria con il Winterthur che ci dà certezze. L'aspetto importante è rimanere sempre positivi ed essere consapevoli che stiamo lavorando nella giusta direzione. Sappiamo che la sfida di domani sarà ancora più dura rispetto a quella di giovedì. Saremo stanchi e dovremo tirare fuori un sacco di energie mentali per fare il meglio possibile».
Nelle scorse settimane il gruppo ha subito una miriade di cambiamenti. È questo aspetto che il Lugano sta pagando? «Dobbiamo accettarlo. Penso sia lo stesso discorso per altre squadre svizzere, come Zurigo e Basilea. I giocatori vengono da noi per farsi notare e poi giustamente puntano a partire verso altri lidi. Il nostro ciclo è finito l'anno scorso e ora con altri giocatori siamo cercando di ricostruire. La pressione? Fa parte del mio lavoro, bisogna saperci convivere».