Diversi ostacoli sul cammino che porta all'esordio di CR7. Ai tifosi sauditi servirà un po' di pazienza...
Al momento la squadra di Riyad ha già 8 stranieri tesserati: dovrà cedere un giocatore che viene dall'estero. Dopodiché va sciolto il nodo legato alla sanzione rimediata allo United.
RIYAD - Attesissimo dai suoi nuovi tifosi, il giorno dell’esordio di Cristiano Ronaldo con la maglia dell'Al-Nassr - che in un primo momento sembra imminente - resta invece un punto interrogativo.
Due i motivi. In primis il club saudita non ha ancora potuto tesserare CR7, e quindi deve innanzitutto risolvere questo problema. La spiegazione, fornita da una fonte vicina al club, sta nel fatto che al momento l'Al-Nassr di Rudi Garcia ha già 8 giocatori stranieri tesserati (tetto massimo).
Di conseguenza, per fare spazio al lusitano, va liberato un posto e ceduto un giocatore che viene dall'estero. La scelta, curiosamente, dovrebbe ricadere sull’uzbeko Jalaluddin Masharipov, che nella squadra di Riyad (sin qui) indossava pure la maglia numero 7 già finita ovviamente sulle spalle di Ronaldo.
Risolto questo primo intoppo, ne resta un altro un po’ più intricato. Su CR7 pende infatti ancora una squalifica di due turni che il giocatore deve scontare. La sanzione è “ereditata” dai tempi della United, quando il 37enne fece cadere il telefonino di un giovane tifoso autistico con un gesto piuttosto violento (dopo la sconfitta contro l’Everton). La Federcalcio inglese gli aveva comminato la squalifica lo scorso 23 novembre, con la Premier ferma a causa dei Mondiali in Qatar. Specificato, con il supporto della FIFA, che la sanzione è valida a livello globale, Cristiano Ronaldo - salvo colpi di scena - deve dunque scontare queste due giornate nel campionato saudita.