Buffon il pensionato? «Qualche risparmio da parte lo avrà messo»
La Serie B di Gigi? «Una categoria nella quale il 95% dei portieri del mondo firmerebbe per giocare»
PARMA - C'è il Parma, con il quale ha ancora un anno di contratto, ci sono gli arabi, pronti a coprirlo d’oro, c'è anche l'ipotesi di un ritiro anticipato. Anticipato si fa per dire, perché il protagonista della nostra storia è un arzillo 45enne: è Gigi Buffon.
Segnato da una stagione nella quale gli acciacchi sono stati frequenti e dalla voglia di passare del tempo con la famiglia, il campione italiano potrebbe infatti decidere di appendere i guanti al chiodo. Mettendo così fine a una carriera che definire leggendaria non è certo esagerato.
«A parer mio Buffon e il miglior portiere degli ultimi cinquant'anni - è intervenuto Arno Rossini - non c'è Neuer che tenga. Esplosività, senso della posizione, tempismo… Gigi aveva tutto. E ha vinto tutto».
Quasi, la Champions League gli è sempre sfuggita.
«Sì, è vero. Quella non è riuscito a conquistarla. Ha però collezionato tantissimi trofei e, in più, è stato un professionista, un uomo, con dei valori importanti. Quando, dopo calciopoli, ha accettato di scendere in Serie B con la Juve… Gesti del genere ti qualificano».
Molla perché non ha più nulla da dare, molla perché ha battuto la paura di smettere…
«A questo punto, a livello economico, l’ulteriore anno di contratto che gli resta fa poca differenza: credo infatti che, dopo una carriera tanto lunga, qualche risparmio da parte lo abbia messo. E sono pure convinto del fatto che, una volta smesso, rimarrà disoccupato per pochissimo: il Parma, la Juve, la UEFA, la FIFA… ci sarà la fila alla sua porta. Tanti saranno disposti a offrirgli un lavoro come uomo immagine o come dirigente. Penso che, se davvero si ritirerà, lo farà perché fisicamente e mentalmente è logoro. Giocare a quel livello per tanti anni ti consuma, giocare a quel livello ancora adesso richiede un enorme sforzo».
Stiamo comunque parlando della cadetteria, non di palcoscenici internazionali.
«Esatto, ovvero una categoria nella quale il 95% dei portieri del mondo firmerebbe per giocare. Non badate al nome: la Serie B italiana e di alto livello. Per poterci restare si devono avere qualità ed etica lavorativa grandissime».
Buffon è stato dominante. Lo sarebbe ancora oggi che con la costruzione dal basso il calcio e cambiato molto anche solo rispetto a 10-15 anni fa?
«Ogni giocatore è figlio della sua epoca. Credo che se Gigi fosse nato 15-20 anni dopo, tra i vari allenamenti avrebbe fatto qualcosa di specifico per essere più preciso e performante nel gioco con i piedi. Probabilmente invece, quando era in formazione, su questo fondamentale si puntava meno. Comunque sì, per rispondere alla domanda: anche oggi avrebbe dominato. È uno di quei talenti che passano raramente. Bravissimo tecnicamente e grande esempio. Se volete un paragone, possiamo dire che è un po' il Roger Federer del calcio».