Noti i "bonus" Mondiali, per qualcuno è stata una dolce eliminazione
Mai prima d'ora la FIFA aveva versato così tanti premi in denaro per una Coppa del Mondo femminile. In una squadra ogni giocatrice riceve la stessa somma, indipendentemente dal fatto che abbia giocato o meno.
MELBOURNE/AUCKLAND - Nella notte Spagna-Olanda ha aperto i quarti di finale dei Mondiali femminili. Giappone-Svezia, questa mattina (ore 9.30), ha completato il programma di giornata. Domani, poi, con Australia-Francia e Inghilterra-Colombia, si definiranno le semifinali. Per le giocatrici di tutte le altre squadre sono invece da qualche giorno cominciate le vacanze. Dolcissime, per qualcuno. Le atlete della Svizzera e quelle delle altre selezioni fermatesi agli ottavi di finale dei Mondiali potranno infatti asciugarsi le lacrime con un sostanzioso assegno.
Ogni calciatrice uscita nel primo dei turni a eliminazione diretta riceverà infatti dalla FIFA l'equivalente di 52'000 franchi svizzeri come "bonus" per la partecipazione alla rassegna iridata. Il sindacato dei giocatori FIFPRO monitorerà i pagamenti, assicurandosi che tutte le atlete ottengano quanto spetta loro.
L'aspetto curioso della vicenda è che ogni calciatrice riceverà la stessa somma indipendentemente dai minuti giocati (o meno) in Australia e Nuova Zelanda. E la Svizzera? Nelle tre partite disputate, Inka Grings ha utilizzato 19 delle 23 atlete presenti nella rosa. I portieri Seraina Friedli e Livia Peng non hanno mai visto il campo, come pure Laura Felber e Amira Arfaoui. Ma tutte hanno diritto al rimborso. Ingiusto? Non per il capitano Lia Wälti, che ha sottolineato come tutti i componenti di una squadra siano importanti.
Il bonus previsto cresce a seconda del percorso fatto da una selezione nella manifestazione. È così che gli elementi delle nazionali eliminate nei gironi si vedranno riconosciuti circa 26'000 franchi mentre quelli che si fermeranno nei quarti incasseranno circa 77'000 franchi. I premi per le ragazze delle prime squadre classificate saranno molto più ricchi. Le quarte si porteranno a casa 142'000 franchi, le terze 155'000, le seconde 168'000 mentre le campionesse brinderanno davanti a un bonifico da circa 233'000 franchi.
Tali cifre sono molto importanti per il movimento svizzero: chi gioca nel nostro campionato ha infatti una paga da settore amatoriale. Per potersi permettere di continuare a fare il loro sport, molte ragazze sono quindi costrette a svolgere un lavoro "vero". Marion Rey, per esempio, lavora come ingegnere, Fabienne Humm è nel settore commerciale mentre Julia Stierli si sta formando per diventare fisioterapista. Nadine Riesen... ha dovuto prendere un congedo non retribuito per partecipare ai Mondiali.