Il presidente del Bellinzona Brenno Martignoni: «Tempo al tempo. L’iter non è esaurito».
BELLINZONA - La questione relativa ai tre punti tolti al Bellinzona - prima dalla SFL e poi dal TAS - non è ancora chiusa. L'ACB, infatti, preso atto delle motivazioni che hanno portato i due organi a dare la vittoria a tavolino al Wil (in quanto i ticinesi hanno schierato otto giocatori formati localmente al posto dei sette consentiti dal regolamento) non demorde.
La società all'ombra dei Castelli andrà fino al Tribunale federale, come spiegato nello scritto di Brenno Martignoni che vi riportiamo integralmente.
«Riguardo alla sentenza del Tribunale internazionale Arbitrale dello Sport di Losanna, il TAS ha respinto l’appello inoltrato dai granata contro la decisione della Swiss Football League di togliere, a tavolino, i tre punti dell’incontro con i sangallesi del 20 luglio, vinto per 2-1 da ACB sul campo. Anzitutto, in onore di verità di informazione, il TAS ha riconosciuto sostanza agli argomenti sollevati, tanto è vero che ha sottolineato, per ogni punto, di “non dubitare in alcun modo della buona fede di ACB”. Inoltre, lo stesso TAS in merito al regolamento si è confrontato sulle differenti versioni (in tedesco e in francese). Sull’assenza della lingua italiana, ha testualmente pronunciato che “non vi sono dubbi che a livello culturale la Confederazione Elvetica ha da sempre tratto vantaggio dalla sua natura multilingue, e che gli sforzi di importanti personaggi storici e studiosi a difesa di tale plurilinguismo siano da sempre stati di grande importanza. Ciononostante, per quanto di sua competenza, non ne ha derivato alcun obbligo per SFL di tradurre i regolamenti dell'associazione in italiano. Indicando però espressamente che “le associazioni facenti parti di una Federazione Nazionale dispongono invece di adeguati strumenti associativi che esulano dal contesto arbitrale per contestare o proporre eventuali cambiamenti a Statuti e regolamenti della loro Federazione. Così stando le cose, ACB è più che mai intenzionato ora ad andare all’alto Tribunale federale di Losanna. Il tema va ben oltre la partita con il Wil. Neppure è riducibile a una presunta svista. Tocca il sistema giuridico di SFL in punto a censure di livello costituzionale. Se farà giurisprudenza, ne beneficeranno tutti. Non solo l’ACB. Tempo al tempo. L’iter non è esaurito».
BRENNO MARTIGNONI, Presidente ACB