Giorgio Contini e Vincent Sierro tornano sul successo nell'Euro-debutto contro l'Ungheria
«Se dopo una partita puoi ancora dire di aver sorpreso il tuo avversario, vuol dire che hai avuto le idee giuste. Embolo? Merita un grande elogio, ha lavorato tantissimo per esserci».
COLONIA - Coraggiosa (anche nelle scelte) e vincente. La Svizzera ha superato tra gli applausi l’esame Ungheria, battuta 3-1 nell’esordio a Euro 2024. Merito del gruppo e delle decisioni di Murat Yakin, che ha gettato subito nella mischia Kwadwo Duah e Michel Aebischer sorprendendo anche Marco Rossi. Una partita preparata bene e gestita con reattività, con cambi azzeccati e calibrati quando il forcing dei magiari iniziava a farsi davvero insistente. Tra chi si gode la vittoria c’è anche il vice allenatore Giorgio Contini, che nella conferenza stampa della domenica è tornato sul match di Colonia.
«Ci siamo avvicinati alla sfida sapendo che dovevamo essere molto stabili in difesa - spiega il 50enne, entrato a metà febbraio nello staff della Nazionale - La soluzione è stata Aebischer, grazie al quale avevamo un giocatore “in più” al centro del campo e bravo nel leggere il gioco. Alla fine tutti i pezzi del puzzle si sono incastrati, con Duah, Vargas e Ndoye che davano ritmo alle nostre offensive. Ungheria sorpresa? Nel calcio moderno grazie agli strumenti di analisi conosciamo praticamente tutto dei nostri avversari, fin nei minimi dettagli. Se dopo una partita puoi ancora dire di aver sorpreso il tuo rivale, vuol dire che hai fatto bene e hai avuto le giuste idee».
La Svizzera ha convinto e ha dato l’immagine di un bel gruppo coeso.
«L’istantanea più bella è stata quando tutti i giocatori, le “riserve” e lo staff hanno festeggiato insieme il gol del 3-1. Nessuno si mette al di sopra della squadra e l'atmosfera è fantastica. Questo è l’unico modo per avere successo».
Poi, sollecitato sui singoli, l’ex tecnico del GC ha elogiato in particolare Embolo, reduce da un infortunio alla coscia e tornato arruolabile proprio in extremis.
«Ha lavorato tantissimo per arrivare nelle migliori condizioni possibili. Con allenamenti extra e sacrifici. Per questo merita un grande elogio. Shaqiri? Non ci sono polemiche. Contro l’Ungheria abbiamo dovuto preparare un tipo di partita sapendo di doverci anche difendere dopo aver trovato il doppio vantaggio. Le sue qualità sono indiscusse e ci aiuterà tantissimo nel corso torneo».
Chi ieri è già riuscito a dare il suo contributo è Vincent Sierro, entrato negli ultimi minuti con i rossocrociati avanti 2-1.
«Voglio aiutare la squadra il più possibile e sono qui per dare tutto - ha spiegato in conferenza il capitano del Tolosa - Non importa se per 10, 15 o più minuti. E non importa dove l'allenatore abbia bisogno di me. Anche in stagione ho ricoperto più ruoli, giocando come numero 6, 8 e pure 10».