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SWISS LEAGUEA Biasca ci credono: «Il budget è stato ridotto, ma c'è più qualità nel gruppo»

13.09.22 - 19:00
Il presidente dei Rockets Mottis: «La Lega dovrebbe rivedere il suo posizionamento all'interno dell'hockey svizzero».
Ti-press (Alessandro Crinari)
A Biasca ci credono: «Il budget è stato ridotto, ma c'è più qualità nel gruppo»
Il presidente dei Rockets Mottis: «La Lega dovrebbe rivedere il suo posizionamento all'interno dell'hockey svizzero».
In seguito hanno preso la parola anche Reuille («Ricominciamo con uno spirito positivo») e Moor («Per la prima volta sono uno dei più vecchi in rosa, mi piacerebbe essere un esempio per i più giovani»).
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BIASCA - Nella giornata odierna - martedì 13 settembre - ha avuto luogo a Biasca la consueta conferenza stampa di inizio stagione dei Ticino Rockets.

La formazione ticinese di Swiss League esordirà in campionato venerdì sera fra le mura amiche contro l'Olten, dopodiché il giorno seguente sarà impegnata a Winterthur (ore 20). «Dal punto di vista sportivo i presupposti sono buoni, poiché la squadra che abbiamo costruito dovrebbe sicuramente avere un maggior tasso tecnico, maggiore solidità, maggiore esperienza e di conseguenza una maggiore qualità», sono state le parole del numero uno dei Razzi Davide Mottis. «Ci sono tutte le premesse per giocarcela fino in fondo e per raggiungere l'obiettivo stagionale, che è quello di qualificarci per i playoff. A noi toccherà poi svolgere tutto il lavoro sporco per lottare come abbiamo fatto negli ultimi anni, in particolare per cercare di far quadrare i conti dopo tutte queste brutte notizie che arrivavano dalla Swiss League».

Ovvero i mancati aiuti da parte della Lega... «Dopo che la Swiss League si è staccata - in seguito all'iniziativa messa in piedi l'anno scorso - ha dovuto rendersi conto che andare avanti in maniera indipendente non è una strada percorribile. Attualmente il campionato cadetto non è attrattivo né per i media né per gli sponsor e a oggi mancano quindi i contributi che c'erano fino alla scorsa stagione e che si aggirano intorno ai 400'000 franchi. Questa è proprio una perdita secca che abbiamo nel nostro budget e che dobbiamo fare in modo di recuperare, sperando che poi qualcosa si muova nella giusta direzione. La Swiss League dovrebbe infatti rivedere un po' il suo posizionamento all'interno dell'hockey svizzero, di modo da poter nuovamente tornare ad avere qualcosa di coordinato, con National League e cadetti sotto lo stesso cappello». 

Sperando che inizi a esserci anche un po' più di affluenza sugli spalti... «Il messaggio rivolto ai tifosi è sempre lo stesso, ovvero "Venite a vedere i Rockets". Lo ripetiamo ogni anno, ma purtroppo non abbiamo un grande riscontro sotto questo aspetto. Abbiamo voluto creare una squadra che abbia più qualità e che dovrebbe dunque portare qualche risultato maggiore anche per i nostri tifosi, sperando poi che questa cerchia di appassionati si allarghi e che alla pista si possa avere un affluenza ben superiore a quella avuta negli ultimi anni. L’obiettivo stagionale? Lasciare dietro di noi due squadre e quindi raggiungere direttamente i playoff. Si tratta di un traguardo realistico e non facciamo voli pindarici, dato che il nostro staff tecnico dice che i presupposti e le qualità nei giovani ci sono. Abbiamo puntellato il cuore dei Ticino Rockets, noi ci crediamo».

In seguito si è espresso anche il Team manager della compagine sopracenerina Sébastien Reuille. «Ricominciamo con uno spirito positivo. Siamo molto fiduciosi per ciò che è stato fatto nell'ultimo mese. Contro l'Olten sarà una partita tosta, anche perché i solettesi si sono rinforzati e il loro obiettivo dichiarato è completamente diverso dal nostro. Sarà sicuramente una bella sfida intensa, così come quella di sabato contro il Winterthur, avversario diretto per l'accesso ai playoff. Vedremo poi quale sarà il bilancio del primo weekend della stagione, anche se siamo consapevoli che per riuscire a cogliere alla fine della regular season un posto nelle prime otto, dovremo lavorare duramente ogni giorno e avere costantemente questo obiettivo davanti agli occhi. Vogliamo continuare a crescere, la squadra si è rinforzata e ci saranno elementi con un anno di esperienza in più. A questo livello lo spogliatoio potrà sicuramente trarne beneficio».

Infine ha preso la parola anche Misha Moor al rientro in Ticino dopo due campionati disputati nel Turgovia (75 gare, 14 punti) e due apparizioni con il Rapperswil in National League. «Sono molto contento e motivato, era quello che volevo. Ho trovato un ambiente positivo, composto da giovani motivati e da uno staff capace di gestire le emozioni dei giocatori. L'obiettivo personale? Mi piacerebbe essere un esempio per i giocatori più giovani, visto che per la prima volta nella mia carriera mi ritrovo a essere uno degli elementi più vecchi del roster. Non vedo l'ora di venerdì».

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COMMENTI
 

Boss 2 anni fa su tio
questa squadra non ha senso in lega cadetta !!! zero entrate pubblico uguale a zero e quel giocatore all’anno che riesce a salire di categoria lo farebbe in prestito in modo migliore da un’altra parte ( dove magari si gioca per traguardi migliori)
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