Lo svizzero canadese Mike Knoepfli ha disputato nella sua carriera 8 stagioni in National League, fra le quali una sulle rive del Ceresio.
In totale il 41enne ha messo a referto 148 punti in 450 incontri disputati nella massima serie elvetica.
GEORGETOWN - Il Friborgo occupa attualmente il primo posto della graduatoria di National League con 28 punti, quattro lunghezze di vantaggio sullo Zurigo (24), che è però sceso sul ghiaccio una volta in meno.
A questo proposito si è espresso Mike Knoepfli che ha difeso i colori burgundi per cinque stagioni, dal 2008 al 2013. Ricordiamo che in precedenza il 41enne aveva anche militato due anni nel Ginevra e uno nel Lugano, mettendo complessivamente a referto nel massimo campionato elvetico 148 punti in 450 partite. «Il Friborgo viaggia costantemente nei piani alti della classifica e sono sicuro che prima o poi riuscirà a salire sul tetto svizzero», sono state le sue parole. «Il club è composto da molti elementi che hanno giocato insieme a me – come Rosa, Aebischer, Jeannin e Dubé – e questo è un aspetto fondamentale per crescere. Il gruppo è infatti unito e la mentalità è la stessa a tutti i livelli».
Da quando sei partito in Canada, nel 2016, ci sono stati dei cambiamenti nel campionato rossocrociato: ora le squadre sono 14 e ognuna può schierare sei stranieri contemporaneamente in pista. «La National League è cambiata molto rispetto a quando giocavo io. Probabilmente nel contesto attuale i giocatori svizzeri beneficiano di meno ghiaccio in confronto a prima, soprattutto i portieri, ma il campionato è indubbiamente diventato più spettacolare e il livello si è alzato notevolmente».
Hai ancora qualche contatto con i tuoi ex compagni? «Sento spesso Jeremy Wick, che gioca nel Rapperswil, visto che siamo entrambi cresciuti in Canada in due paesi non così distanti fra loro e abbiamo giocato in momenti diversi sia nei Georgetown Riders, sia nel Ginevra. Per il resto sono rimasto in contatto con i miei amici Julien Sprunger e Andrej Bykov, i quali sono ormai diventati i vecchietti del campionato, anche se sono sempre due protagonisti. E quante battaglie che abbiamo condiviso. Infine ogni estate passo molto tempo insieme a Shawn Heins. Lui abita in Florida, ma ha la famiglia in Ontario e quando viene a trovarla ci sfidiamo a golf».
Che ricordi hai di Lugano? «Ho giocato nel 2007/2008, ma per la squadra in generale non è stata una stagione facile. Sarei dovuto rimanere due anni, ma alla fine me ne sono andato prima. I miei ricordi sono in ogni caso molto positivi sia per quanto riguarda l'ambiente e i tifosi, sia per la città che reputo magnifica. Con il mio scooter ho visitato ogni angolo di Lugano e devo ammettere che mi ha sempre ricordato un paesino del sud della Francia, piccolo e accogliente. Si sta talmente bene a livello di clima che sembra di essere al mare».
Lasciata la Svizzera dopo aver chiuso la sua carriera nel Red Ice Martigny, il 41enne si è trasferito in Ontario a Georgetown – città in cui è nato – e gioca ancora a hockey. «Mi piace molto la mia nuova vita. Sono pompiere di professione e abbiamo la nostra squadra, che scende regolarmente sul ghiaccio per disputare dei tornei contro altre formazioni di pompieri. In questa Lega speciale ci sono tanti ex professionisti, il livello è competitivo e di conseguenza mi diverto ancora moltissimo. In Canada l'hockey è praticato un po' da tutti e ci sono diverse compagini di questo tipo. Nella mia per esempio ci sono due elementi che nella loro carriera hanno disputato più di 500 partite in AHL. Per certi versi non è cambiato molto da quando ero professionista, poiché in pista lottiamo per degli obiettivi comuni, mentre dopo gli allenamenti andiamo a cena e ci divertiamo insieme. Siamo veramente un bel gruppo. Oltre a questo ho tre figli – fra cui un maschio che milita nella U10 degli Halton Hurricanes AAA – e io sono il suo allenatore. Devo dire che è davvero gratificante poter mettere a disposizione dei giovani tutto ciò che ho imparato nella mia carriera. Futuro in Svizzera? Se mio figlio dovesse diventare un professionista e il destino lo porterà in National League, potrei anche decidere di tornare. In fondo è nato a Friborgo...».