Il Motomondiale ha salutato senza rimpianti il Dottore: lo spettacolo è continuato
Valentino Rossi è, comunque, riuscito a caratterizzare il primo weekend di gare.
LOSAIL - Dal nostro corrispondente, Leonardo Villanova.
Ma il Motomondiale senza Valentino Rossi come sarà? Se lo erano chiesti in tanti, in questi mesi che sono seguiti prima all’annuncio del Dottore e poi al suo ritiro definitivo di Valencia. Tifosi da un giorno all’altro diventati quasi orfani inconsolabili, responsabili del marketing di Dorna e delle televisioni preoccupati da un possibile crollo degli ascolti: c'erano dubbi e quesiti su cosa sarebbe successo sin dal primo weekend in Qatar. È bastata una gara invece, anzi, le prime tre gare della stagione, per avere la risposta. Il Motomondiale senza Valentino sarà, continuerà a essere, bellissimo.
Per un’incredibile serie di coincidenze e numeri, Rossi è poi, a modo suo, stato ben presente anche in quel di Losail. Il venerdì ha per esempio “anticipato” la prima sessione ufficiale di prove libere diventando, assieme alla sua Francesca Sofia Novello, papà di Giulietta (che come nome la associ più a un’auto che a una moto, ma del resto la carriera del Dottore a breve decollerà al volante dell’Audi nel Fanatec). La domenica inoltre ha visto i suoi allievi, Andrea Migno prima e Celestino Vietti poi, vincere al termine di gare emozionanti. Ma poi è finita qui, perché una volta che i motori si sono accesi e i tempi sul giro hanno cominciato a illuminarsi di caschi rossi, l’attenzione degli appassionati si è riversata tutta su quello che succedeva in pista. Emozionandosi prima per la fuga in Moto3 di Migno, volpe braccata ma alla fine capace di mettere un po’ più avanti di tutti la carena della sua Honda colorata Snipers, e poi per la prima autorevole volta in Moto2 di Vietti, che con quella sua faccia di bravo ragazzo a volte sembra essere stato catapultato in un mondo più grande di lui. Soprattutto, a chiudere una giornata pazzesca, c’è stata la splendida zampata di Enea Bastianini. Così, mentre la Bestia in sella alla sua Ducati rendeva ancor più magica la sua prima vittoria in MotoGP, portando sul gradino più alto il ricordo di Fausto Gresini, che fisicamente non è più tra noi, ma la cui memoria vive attraverso il lavoro tremendo compiuto dalla moglie Nadia, che ha fortemente voluto continuare a coltivare il suo sogno, il Valentino pilota non è più mancato a nessuno.
Come è giusto che sia, perché una cosa è il grande campione che sarà osannato e rimpianto per sempre, un altro è il pilota a fine carriera che, pur continuando ad andare forte, faticava a stare al passo con le nuove leve. Però, in quello che è un cambio generazionale che chissà dove ci porterà, c’è un dettaglio che in pochi hanno notato: Enea sul cupolino della sua Ducati ha il numero 23, che moltiplicato per due dà…