Lo spagnolo vuole essere competitivo
«Non ci limiteremo a dirgli “Ti prego, resta”».
SAITAMA - L’anno buono, quello della competitività, quello della lotta per un titolo al quale fino al 2019 era abituato, è sempre “il prossimo” per Marc Marquez. Agguerritissimo anche se forse non più dominante - fisicamente e mentalmente - come in passato, pure in questa stagione lo spagnolo ha infatti dovuto abbandonare prestissimo ogni sogno di gloria. Ha commesso degli errori, certo; la sua tristezza è tuttavia soprattutto figlia dell’inadeguatezza di una Honda che non è più performante.
L’iberico è legato al team giapponese da un amore profondo (e da un contratto fino al 2024). La voglia di tornare a vincere e la consapevolezza di non aver più tantissime occasioni per farlo, lo stanno tuttavia facendo riflettere. Lo stanno spingendo verso un “tradimento” impensabile fino a pochi mesi fa.
Marquez è pronto a cambiare moto? Non sono solo voci. Fosse così, per commentare una situazione oggettivamente difficile non si sarebbero scomodati i big della Casa nipponica. Lo ha fatto negli scorsi giorni il team manager Alberto Puig. Lo ha fatto questa settimana il presidente HRC Koji Watanabe. «Naturalmente noi vorremmo tenerlo con noi; alla fine sarà in ogni caso lui a decidere - ha spiegato il grande boss - Se sceglierà di andarsene, non saremo noi a fermarlo. Per farlo rimanere, credo però che dovremo mostrargli qualcosa di concreto. Ottenere risultati. Non ci limiteremo a dirgli “Ti prego, resta”».