Il Consiglio federale rinuncia a un loro uso generalizzato e autorizza la "finestra di crisi" ticinese fino al 3 maggio.
Al supermercato solo beni di prima necessità, gli altri negozi potranno riaprire l'11 maggio
BERNA - Il Ticino è autorizzato a prolungare la finestra di crisi fino al 3 maggio e anche in futuro le persone sane non avranno bisogno di usare le mascherine igieniche nello spazio pubblico. Il ministro della sanità Alain Berset, quello della Difesa Viola Amherd e quello delle finanze Ueli Maurer si sono presentati questo pomeriggio davanti alla stampa per comunicare le ultime decisioni prese dal Consiglio federale relative all'emergenza coronavirus.
Finestra di crisi - In considerazione della situazione epidemiologica che si registra sul territorio ticinese, il Consiglio federale ha autorizzato il Ticino a prolungare fino al 3 maggio le limitazioni ordinate in determinati settori dell’economia. «Dal Ticino è giunta una richiesta per la quale tutte le parti sociali era d'accordo, inoltre è stato garantito che sarebbe stata l'ultima. Non potevamo non accoglierla», ha aggiunto Alain Berset.
No alla mascherina per tutti - Nelle prossime settimane il Consiglio federale allenterà gradualmente i provvedimenti presi per proteggere la popolazione dal nuovo coronavirus. In questo contesto, ha però deciso di rinunciare a un obbligo generalizzato delle mascherine igieniche. Le misure più efficaci per proteggersi dal virus, come indicato dall'Ufficio federale della sanità pubblica, restano quelle di tenersi a distanza e di lavarsi le mani.
Finora 21 milioni di mascherine igieniche - Dalla prossima settimana e per 14 giorni, la Confederazione ne fornirà quotidianamente un milione ai maggiori commercianti al dettaglio. Finora ai Cantoni sono stati distribuiti 21 milioni di mascherine igieniche. Le scorte della Confederazione, che vengono costantemente ampliate, ammontano attualmente a 18 milioni di mascherine igieniche e 1,2 milioni di mascherine filtranti del tipo FFP2. Produrre le mascherine in casa è invece sconsigliato.
Dietrofront sull'offerta dei negozi - Il Consiglio federale ha inoltre deciso di mantenere le attuali restrizioni dell’offerta nei negozi di generi alimentari. Ritorna così sulla sua decisione di giovedì scorso, quando aveva previsto un loro leggero allentamento, per non creare disparità di trattamento con gli altri negozi che apriranno soltanto l'11 maggio.
Continua l'impiego dell'esercito - All'inizio della crisi, il Consiglio federale aveva deciso d'urgenza d'impiegare l’esercito - con un effettivo massimo di 8000 militari - in servizio d’appoggio a favore delle autorità civili. Dato che l'impiego concerne più di 2000 militari e dura più di tre settimane, l'Assemblea federale deve approvarlo, anche retroattivamente, nella sessione successiva. Per questo il Governo ha adottato oggi un messaggio da sottoporre al Parlamento.
Indennità completa per i giorni di servizio - È stato inoltre deciso che i militari riceveranno l’indennità completa per i giorni in servizio d’appoggio che superano la durata del servizio d’istruzione previsto per l’anno in corso. I giorni di servizio verranno computati fino a un massimo di due corsi di ripetizione.
Sostegno alle start-up promettenti - Oltre alle piccole e medie imprese, anche le start-up promettenti vanno sostenute in questo periodo di crisi dovuto al coronavirus attraverso fideiussioni della Confederazione. Per questo potranno essere garantiti crediti fino a 100 milioni di franchi, somma che si aggiunge a quelle già messe a disposizione da alcuni Cantoni.
17 miliardi alle PMI - Ad oggi sono già stati registrati prestiti per le PMI per un importo di 17 miliardi di franchi. C'è stato anche qualche abuso, ma la percentuale è inferiore all'1%.
Sport solo senza contatti - «Lo sport è molto importante per la salute psichica e fisica e quello professionistico anche per l'economia», ha detto Viola Amherd. Per questo motivo dall'inizio di maggio gli sport senza contatto dovrebbero essere nuovamente consentiti.
Tutte le informazioni sulla situazione relativa al coronavirus in Ticino e in Svizzera sono disponibili su www.bag.admin.ch/nuovo-coronavirus e su www.ti.ch/coronavirus. Per qualsiasi dubbio è attiva la seguente infoline gratuita: 0800 144 144 (tutti i giorni dalle 7 alle 22). È disponibile anche la Hotline Coronavirus a livello federale allo 058 463 00 00.
Si ricorda che il Coronavirus può colpire anche le fasce adulte e più giovani della popolazione. Pertanto è fondamentale che tutti si attengano rigorosamente alle regole d’igiene e alla distanza sociale, misure emanate dalle autorità cantonali e federali.