Amnesty International denuncia l'intervento di polizia nei confronti di persone sole con striscioni in luoghi pubblici
BERNA - Col divieto di assembramenti con più di cinque persone, lo scorso 1. maggio in Svizzera non hanno avuto luogo consuete manifestazioni. E chi non ha rispettato il divieto, ha visto intervenire le autorità. Ma a Berna, Zurigo e Losanna, queste ultime sarebbero intervenute anche nei confronti di persone sole che portavano striscioni in luoghi pubblici. In un comunicato odierno, Amnesty International parla quindi di «violazione della libertà di espressione».
In vista del 1. maggio, l'Ufficio federale della sanità pubblica aveva infatti affermato che «sono ipotizzabili tutte le forme di espressione politica in cui non si svolge un raduno di persone». L'organizzazione per i diritti umani chiede pertanto dei chiarimenti «urgenti», soprattutto in considerazione degli allentamenti previsti dal prossimo 11 maggio: «Le misure per limitare le dimostrazioni pubbliche devono essere applicate in modo proporzionato rispetto ad altre attività (nuovamente) consentite».
Da qui la richiesta al Consiglio federale «di elaborare entro l'11 maggio delle linee guida concrete sulle condizioni in cui sono consentite l'espressione dell'opinione pubblica e le manifestazioni». Secondo Amnesty non c'è infatti motivo di vietare forme di azione che non costituiscono una minaccia per la salute pubblica: «Dovrebbe essere consentita l'espressione visibile di opinioni da parte di individui e piccoli gruppi, o azioni simboliche senza la presenza fisica di un gran numero di partecipanti».
Dimostrazione sul clima - Nel frattempo oggi a Berna giovani attivisti per il clima hanno manifestato le loro preoccupazioni sul sito di Bernexpo, dove si tiene la sessione straordinaria del parlamento. Ma la polizia - come riferisce l'agenzia Keystone-ATS - ha immediatamente allontanato le circa venti persone presenti. L'azione riguardava i miliardi di franchi concessi dal parlamento alle compagnie aeree Swiss ed Edelweiss senza una controparte ecologica: «È assolutamente irresponsabile» ha detto un attivista.