Cerca e trova immobili
SVIZZERA

«Una persona su tre ha difficoltà a pagare la cassa malati»

Dal nuovo sondaggio Comparis emerge che i premi di cassa malati mettono in difficoltà gli svizzeri come mai prima d’ora.
Ti-Press
Fonte Sondaggio Comparis
«Una persona su tre ha difficoltà a pagare la cassa malati»
Dal nuovo sondaggio Comparis emerge che i premi di cassa malati mettono in difficoltà gli svizzeri come mai prima d’ora.
ZURIGO - Cassa malati, ogni fine anno in buca lettera arrivano brutte notizie per le nostre tasche con la comunicazione del nuovo premio. Una sensazione di sconforto misto a rabbia che ci accomuna.Il numero di persone che ha difficoltà a pagare i pr...

ZURIGO - Cassa malati, ogni fine anno in buca lettera arrivano brutte notizie per le nostre tasche con la comunicazione del nuovo premio. Una sensazione di sconforto misto a rabbia che ci accomuna.

Il numero di persone che ha difficoltà a pagare i premi di cassa malati non è infatti mai stato così alto come nel 2024: si tratta di circa una persona su tre. Questo è quanto emerge da un sondaggio rappresentativo del servizio di confronti online comparis.ch.

«Sebbene la situazione finanziaria per la maggior parte degli svizzeri non sia generalmente peggiorata, singole voci come i premi di cassa malati gravano fortemente sul budget delle economie domestiche», afferma Michael Kuhn, esperto Comparis in finanze e consumi. Di conseguenza, nel 2025 le persone si aspettano piuttosto un peggioramento della propria situazione finanziaria rispetto a un miglioramento. A essere pessimisti sono soprattutto le persone che percepiscono un reddito basso.

Le aspettative per il 2025

Ma come sarà il nuovo anno? Secondo il 27% degli svizzeri, dal punto di vista finanziario sarà peggiore del 2024. È quanto emerge da un sondaggio rappresentativo del servizio di confronti online comparis.ch. Le persone con un reddito fino a 4’000 franchi (37%) e tra 4’000 e 8’000 franchi svizzeri (31%) sono significativamente più pessimiste di coloro con un reddito più elevato (18%). Il 22% di tutti gli intervistati si aspetta invece una situazione finanziaria molto o leggermente migliore nel 2025. Le più ottimiste sono le famiglie con un reddito mensile superiore a 8’000 franchi.

«Il livello di reddito si riflette in buona parte nell’ottimismo», afferma Michael Kuhn, esperto Comparis in finanze e consumi. «L’inflazione degli ultimi anni ha colpito le persone a basso reddito in misura superiore alla media, poiché spendono una quota maggiore del loro budget per beni di prima necessità come cibo e affitto. Di conseguenza, il loro potere d’acquisto è diminuito. Le famiglie benestanti hanno dovuto fare meno sacrifici e possono investire molto di più, il che porta entrate aggiuntive e crea ottimismo», continua Kuhn.

Una persona su due con reddito basso fa fatica a pagare i premi malattia

Questa differenza tra le fasce di reddito si nota anche con i premi di cassa malati: il 36% degli intervistati dichiara di avere sempre o di tanto in tanto difficoltà a pagare i premi – un valore record. Il 17% degli intervistati continua ad avere difficoltà a pagare i premi. Nel 2023 la percentuale era del 13%, nel 2019 di poco meno dell’11%. Il 49% delle economie domestiche a basso reddito e il 43% di quelle con un reddito tra i 4’000 e gli 8’00 franchi hanno sempre o occasionalmente difficoltà a pagare i premi. Tra coloro che guadagnano bene, la percentuale è del 19%.

Il 75% di coloro che si aspettano un peggioramento della propria situazione finanziaria nel 2025 cita come motivo principale l’aumento dei premi. Pertanto, come lo scorso dicembre, i premi dell’assicurazione malattia sono di gran lunga la preoccupazione principale, seguiti da un aumento dei canoni di locazione o degli oneri per interessi ipotecari (33%) e dalla perdita del lavoro del partner (13%).

Secondo Kuhn, sebbene la situazione finanziaria per la maggior parte degli svizzeri non sia generalmente peggiorata, singole voci come i premi dell’assicurazione malattia gravano in modo massiccio sul budget delle economie domestiche».

Si risparmia sugli acquisti spontanei e sui prodotti elettronici

Se gli svizzeri non hanno abbastanza denaro a disposizione, cercano di risparmiare: il 71% rinuncia a spese inutili e acquisti spontanei; la percentuale è più alta tra le donne (78%) rispetto agli uomini (65%). Gli sconti sono utilizzati dal 60% degli intervistati e oltre la metà confronta i prezzi di diversi offerenti.

Se deve risparmiare, il 62% degli intervistati è più propenso a rinunciare a nuove tecnologie e prodotti elettronici. Le donne sono più propense a rinunciare rispetto agli uomini (71% vs 54%). Il 60% rinuncerebbe a vestiti e accessori nuovi, ma la disponibilità aumenta con l’età (a partire dai 56 anni: 73%).

«Quando bisogna tirare la cinghia, si rinuncia alle ultime tendenze o agli ultimi modelli, che si tratti di pantaloni e maglioni o di laptop e tablet. Si utilizza più a lungo ciò che si possiede già», spiega l’esperto.

Permane la voglia di viaggiare

Se si ha denaro a disposizione, il 38% degli intervistati dichiara di utilizzarlo per viaggiare. In particolare, le persone con un’istruzione superiore (47%) e un reddito superiore a 8’000 franchi (53%) spendono in viaggi. Inoltre, il 25% degli intervistati effettua investimenti, in particolare gli uomini (34%) e la fascia di età 15-35 anni (32%) particolarmente attivi.

Secondo Kuhn, dopo le restrizioni sul coronavirus, la voglia di viaggiare permane. Chi ne ha la possibilità, spende di più in vacanze».

Il dibattito sul clima è sempre meno influente

Il dibattito sul clima influenza meno rispetto agli anni precedenti le decisioni finanziarie e di consumo degli svizzeri. A dicembre 2024, solo il 24% degli intervistati ha dichiarato che il dibattito sul clima aveva un impatto (molto) grande sulle proprie decisioni: una diminuzione rispetto al 29,4% di dicembre 2023 e al 30,1% di dicembre 2022. Allo stesso tempo, la percentuale di coloro che non vedono alcun impatto del dibattito sul clima sul loro comportamento è aumentata al 30,3% (dicembre 2023: 19,7%; dicembre 2022: 20,5%).

«Per una minoranza in crescita, intorno al dibattito sul clima dominano l’impotenza, il proprio comfort e, in parte, lo scetticismo. In altre parole, la comodità o pensieri come ‹non posso cambiare nulla› fanno sì che il proprio comportamento non venga messo in discussione, tanto meno adattato», spiega Kuhn.

I giovani guardano al 2029 con ottimismo, gli anziani con pessimismo

Nonostante il dibattito sul clima e le incertezze economiche, a lungo termine la maggioranza degli svizzeri è ottimista. Il 43% delle persone intervistate stima che tra cinque anni la propria situazione finanziaria sarà leggermente o addirittura molto migliore rispetto al 2024. Colpisce l’ottimismo tra i giovani: il 31,4% delle persone di età compresa tra i 15 e i 35 anni ritiene che entro il 2029 la propria situazione finanziaria sarà molto migliore rispetto al 2024. Tra le persone di età compresa tra i 56 e i 74 anni, invece, la percentuale è solo del 3,4%.

«I giovani affrontano il loro primo stipendio pieno e i loro primi passi di carriera, mentre tra i più anziani si pensa al pensionamento e quindi di solito alla prospettiva di entrate inferiori», conclude Kuhn.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE