Lo prevede una nuova legge federale, da oggi in consultazione
BERNA - In futuro le parti coinvolte nei procedimenti giudiziari potranno comunicare per via digitale mediante una piattaforma centrale. Il Consiglio federale ha posto oggi in consultazione, fino al prossimo 26 febbraio, la nuova legge federale concernente la piattaforma per la comunicazione elettronica nella giustizia (LPCEG).
La piattaforma digitale rientra nel progetto "Justitia 4.0", avviato dai Tribunali della Confederazione e dalle autorità penali e giudiziarie cantonali per agevolare e accelerare - in sicurezza - i procedimenti. L'obiettivo è che tutte le parti di un procedimento giudiziario possano scambiare dati con i giudici, i pubblici ministeri e le autorità di esecuzione delle pene.
La comunicazione elettronica, precisa un comunicato governativo odierno, «sarà obbligatoria per gli utenti professionali», ad esempio avvocati, giudici o autorità. Tuttavia, anche i privati che non sottostanno a tale obbligo avranno la possibilità di utilizzare la piattaforma, ma potranno in ogni caso continuare a comunicare per posta con i giudici e le autorità.
La nuova piattaforma per la comunicazione digitale riguarda tutte le autorità giudiziarie svizzere, sottolinea l'Esecutivo, il quale propone che essa sia elaborata e finanziata da Confederazione e Cantoni. I costi per l'elaborazione, l'introduzione e l'esercizio nei prossimi otto anni sono complessivamente stimati a circa 50 milioni di franchi.
Per utilizzare la piattaforma le autorità dovranno pagare un emolumento che potranno addossare agli utenti. Secondo le stime del Consiglio federale, «i costi annuali di gestione e sviluppo possono già essere coperti con un importo inferiore a 20 franchi per procedimento».