Alain Berset e Simonetta Sommaruga chiedono nuove misure per contenere la pandemia di coronavirus ai cantoni.
I cantoni interessati sono Ticino, Argovia, Basilea Campagna, San Gallo Soletta e Turgovia.
BERNA - Berna ha chiesto ieri a sei cantoni - tra cui il Ticino - di mettere in atto nuove misure (o rafforzare le esistenti) per contenere la pandemia di coronavirus. Per l'esattezza, come precisato dal SonntagsBlick, i cantoni richiamati all'ordine oltre al nostro sono Argovia, Basilea Campagna, San Gallo, Soletta e Turgovia.
Ticino nuovamente il più colpito - In queste regioni la diffusione della malattia non ha subito la frenata sperata e in alcune zone sta addirittura aumentando. In Ticino la situazione è stabile anche se negli ultimi 14 giorni il nostro cantone è tornato a essere quello con la maggior incidenza di casi per centomila abitanti (857.49) di tutta la Svizzera. Alle nostre spalle ci sono appunto gli altri cinque richiamati all'ordine da Sommaruga e Berset ovvero San Gallo (803.75), Basilea Campagna (647), Argovia (621), Soletta (592) e Turgovia (587).
Nuova stretta necessaria - Secondo quanto rivelato oggi dalla NZZ am Sonntag e dal SonntagsBlick, la presidente del Governo federale e il ministro della salute hanno tenuto ieri una videoconferenza con le autorità cantonali che dovrebbero prendere le loro decisioni nei prossimi giorni. Berset si aspetta un approccio «coerente». Le strutture ricreative e culturali devono essere chiuse. E il limite massimo di partecipanti agli eventi deve essere ridotto ulteriormente. Se necessario - precisa il Sonntagsblick - anche i ristoranti dovrebbero abbassare le serrande. Berset infine ha ricordato che se i cantoni non «dovessero agire rapidamente» - come auspicato anche dal presidente della Conferenza dei direttori cantonali della Sanità Lukas Engelberger - «sarà la Confederazione a dover intervenire».
Una sorta d'ultimatum? - Un concetto, questo, che il ministro della sanità aveva già espresso venerdì nella conferenza stampa in cui erano state presentate le nuove restrizioni in ambito federale per ridurre le infezioni prima delle festività natalizie. Quel giorno il ministro aveva infatti invitato i Cantoni confrontati con un'alta incidenza di contagi a «prendere in considerazione una nuova stretta sulle misure di contenimento». Stretta che dopo l'ultimatum di Berna a questo punto pare inevitabile.
Grigioni e Sciaffusa hanno già reagito - Alcuni cantoni sono già corsi ai ripari negli scorsi giorni. È il caso dei Grigioni che venerdì ha deciso di chiudere tutti ristoranti presenti sul territorio retico almeno fino al 18 dicembre. Anche Sciaffusa ha inasprito le misure anti-Covid-19: il cantone di confine ha infatti ordinato la chiusura di palestre, piscine coperte, centri fitness, musei, cinema e teatri a partire dalla mezzanotte di oggi e almeno fino al 22 dicembre.