Parla Marina Carobbio, presidente uscente della Deputazione ticinese a Berna
BERNA - Anche durante questa sessione invernale, il tema Covid-19 - e la legge omonima che prevede aiuti alle aziende particolarmente danneggiate dalle misure restrittive per arginare la pandemia - ha occupato la Deputazione ticinese alle Camere federali.
A titolo personale, la presidente uscente della Deputazione Marina Carobbio Guscetti, che passerà il testimone al consigliere nazionale PLR Rocco Cattaneo per il 2021 (vice Lorenzo Quadri della Lega), ha dichiarato a Keystone-ATS di attendersi per domani dal Consiglio federale ulteriori provvedimenti restrittivi per ridurre la diffusione del morbo e ulteriori misure economiche per quei settori toccati duramente dalle restrizioni.
In particolare, Carobbio Guscetti ha citato i settori della ristorazione e del commercio al dettaglio. Ma si tratta anche di proteggere, a suo avviso, il sistema sanitario giunto ormai al limite delle forze. «Bisogna evitare i contagi per non sovraccaricare il sistema sanitario; non basta infatti predisporre nuovi posti letto, se non c'è personale a sufficienza», ha spiegato la consigliera agli Stati del Partito socialista.
La senatrice ha rammentato che la Legge Covid-19, oltre a contenere provvedimenti per aiutare le persone a basso reddito e le aziende in difficoltà, consente al Consiglio federale d'intervenire con misure più stringenti per lottare contro la pandemia senza dover ricorrere al diritto d'urgenza.
Un intervento del Consiglio federale dovrebbe insomma portare un po' di chiarezza e di ordine nella cacofonia che contraddistingue le misure protettive adottate finora dai Cantoni, un problema a suo dire emerso con forza in estate quando la Confederazione ha rimesso il testimone ai Cantoni, passando dalla situazione straordinaria a quella particolare.
Per l'esponente ticinese alla camera dei Cantoni, in futuro bisognerà valutare meglio come coordinare questo tipo di misure. Il coordinamento è importante specie per i Cantoni vicini, ma anche avere delle misure più uniformi e rapide.
In merito al vaccino, per Carobbio Guscetti Swissmedic fa bene a esaminare con occhio attento i prodotti prima di rilasciare l'autorizzazione all'uso: in fondo si tratta di attendere ancora qualche settimana prima del nullaosta definitivo per un vaccino, «comunque importante per diminuire il numero di contagi».
Un anno intenso - Benché il coronavirus abbia fatto da cornice per quasi l'intero anno, la Deputazione ha avuto modo di occuparsi di molti altri temi che stanno a cuore al Ticino.
Oltre all’incontro col ministro degli affari esteri Ignazio Cassis, che il 9 dicembre è stato eletto vicepresidente del Consiglio federale (il sesto ticinese a coprire questa carica) per il 2021, una delegazione della Deputazione, in stretto contatto con il Cantone Ticino, ha avuto uno scambio con l’Ufficio federale della sanità pubblica e la sua nuova direttrice, Anne Lévy per discutere del forte incremento dei premi malattia nel cantone a sud delle Alpi, precisa una nota serale.
Tra l'altro, nel primo semestre del 2021 la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati si occuperà di questo tema, e in particolare delle iniziative cantonali del Ticino e di altri Cantoni concernenti il calcolo delle riserve e dei premi dell’assicurazione malattie.
La Deputazione ha inoltre seguito attivamente, incontrando la direzione dell’Ufficio federale dei trasporti e in seguito quella delle Ferrovie federali svizzere fra cui il CEO Vincent Ducrot, i lavori riguardanti la messa in esercizio della galleria di base del Monte Ceneri e, in particolare, l’attivazione del collegamento breve fra Locarno e Lugano già a partire dal mese di dicembre, prima di quanto inizialmente previsto dal Consiglio federale.
I deputati ticinesi a Berna hanno incontrato anche la Segretaria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione Martina Hirayama (che ha preso il posto del ticinese Mauro Dell'Ambrogio, n.d.r.), con la quale ha discusso i temi della ricerca e del futuro dei finanziamenti per i centri associati all’Università della Svizzera italiana, e ha svolto una riunione con i presidenti dei due politecnici federali, rispettivamente Joël Mesot per Zurigo e Martin Vetterli per Losanna.
La Deputazione ha poi avuto uno scambio con la direzione della Radiotelevisione di lingua italiana (RSI), con la quale ha affrontato, fra gli altri, le ripercussioni delle misure di risparmio che toccano la RSI, e le segnalazioni di molestie e mobbing.