L'approvvigionamento di ortaggi come carote, cipolle e sedano è in esaurimento nel nostro Paese.
E le conseguenze delle colture distrutte potrebbero farsi sentire anche a lungo termine.
BERNA - Pioggia, grandine e temporali. È una meteo ballerina quella che ha sperimentato il nostro Paese da inizio estate. E mentre si moltiplicano i danni materiali, l'Associazione dei produttori svizzeri di ortaggi lancia un avvertimento: l'approvvigionamento di verdure locali come carote, cipolle e sedano è a rischio. E anche zucchine, cavolfiori e lattuga potrebbero esaurirsi. Secondo l'Associazione, gli effetti del maltempo si faranno sentire ancora a lungo, probabilmente fino alla primavera del 2022.
La dipendenza dalle importazioni è in aumento - Da giugno, la Società svizzera di assicurazione contro la grandine ha ricevuto richieste di risarcimento per oltre 45 milioni di franchi. Questo valore, scrive la SRF, supera la quantità di danni normalmente registrati in un anno intero. Solo nelle ultime settimane, i circa 30mila assicurati hanno denunciato circa 8'000 sinistri. «È improbabile che la situazione migliori nelle prossime settimane, perché non si può riseminare con questo tempo», spiega Markus Waber, vicedirettore dell'Associazione svizzera dei produttori di ortaggi. Ciò significa che la Svizzera dovrà fare ancora più affidamento sulle importazioni.