I favorevoli all'iniziativa in votazione il 28 novembre spiegano le loro ragioni
BERNA - L'elezione dei giudici federali non deve essere decisa da appartenenze ai partiti e va slegata dal Parlamento. È quanto chiede l'Iniziativa sulla giustizia, in votazione il 28 novembre. Oggi a Berna i fautori hanno presentato le loro ragioni.
L'iniziativa popolare "Per la designazione dei giudici federali mediante sorteggio (Iniziativa sulla giustizia)" chiede che in futuro i giudici del Tribunale federale siano designati mediante sorteggio e che il mandato cessi cinque anni dopo l'età ordinaria di pensionamento. Solo in caso di gravi violazioni o malattia spetterebbe all'Assemblea federale intervenire.
I partecipanti al sorteggio verrebbero decisi da una commissione peritale, ancora da fondare. I candidati non verrebbero quindi più scelti dalla Commissione di giustizia. Questa nuova commissione dovrebbe essere indipendente da autorità e partiti.
Per i fautori, i partiti politici nel sistema attuale ignorano la separazione dei poteri. Decidono chi prende posto nel più alto grado di giustizia e i giudici sono membri di partito, con dei veri e propri mandati. In questo modo «i meglio qualificati, senza partito, non hanno possibilità» di diventare giudici del Tribunale federale. La vera competenza in materia «è secondaria».
Nessun rischio per rappresentanza - Secondo l'imprenditore Adrian Gasser, fra i creatori del testo, non vi è rischio che i giudici non rispecchino più lo scacchiere politico o la rappresentanza dei sessi. Uno studio commissionato al Politecnico federale di Zurigo mostra che l'estrazione a sorte non porterebbe a sconvolgimenti, ha detto ai media.
Oltre il 90% degli svizzeri è senza partito, ha affermato dal canto suo la granconsigliera lucernese Karin Stadelmann (Centro). Oggi molti candidati a un posto presso il Tribunale federale finiscono per iscriversi ad un partito solo per avere una possibilità. Per un ruolo del genere bisognerebbe invece guardare alle competenze.
Consiglio federale e Parlamento respingono l'iniziativa. Questo per il semplice motivo che l'attuale sistema funziona bene.