I dati della Suva: in aumento gli infortuni sul lavoro e nel tempo libero, dopo la pausa pandemica
LUCERNA - L'anno scorso si è registrato un lieve aumento degli infortuni e delle malattie professionali notificati all'Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni (Suva). Complessivamente ne sono stati contabilizzati circa 450'000, il 4,5% in più rispetto al 2020, ma comunque molti di meno che nel 2019, anno prima della pandemia.
In una nota odierna, la Suva rileva un incremento superiore degli infortuni professionali (+6,1%, per un totale di 175'768) rispetto a quelli legati al tempo libero (+2,4%, 254'300), viste le molte restrizioni nei primi cinque mesi del 2021. In crescita anche gli infortuni fra disoccupati (+13,2%, 18'394), ma questa evoluzione è ascrivibile all'aumento della disoccupazione nell'anno in rassegna, viene rilevato nel comunicato.
Tracciando un bilancio cronologico, si può affermare che nei primi sei mesi dell'anno si sono registrati molti meno infortuni rispetto a prima della pandemia. Sono tornati ad aumentare, al livello del 2019, solo nella seconda metà del 2021, di pari passo con la revoca delle misure sanitarie.
Per quanto riguarda gli infortuni professionali, la Suva rileva che il loro incremento è anche legato alla crescita del numero di occupati nel corso del 2021, rispetto al 2020. Nel raffronto con il 2019, prima della crisi sanitaria, il loro numero è invece diminuito del 4% circa. La Suva ha inoltre ricevuto un numero maggiore di notifiche di malattie da parte di professionisti del settore sanitario esposti al nuovo coronavirus.
Fra gli infortuni legati alle attività del tempo libero, quelli sugli sci sono aumentati (+2,4%) nel 2021, anche se nei primi mesi dell'anno si era registrato un calo. Idem per quanto riguarda quelli calcistici, che complessivamente sono cresciuti del 17,9%. In calo del 10,6% rispetto al 2020 invece quelli con la bicicletta, mezzo di trasporto che durante il primo semi-confinamento aveva registrato un vero e proprio boom.