Berna ha deciso di portarsi in linea con gli sviluppi a livello europeo
BERNA - Da lunedì la durata di validità dei certificati COVID per le persone guarite scende da 270 a 180 giorni (sei mesi).
Lo ha deciso oggi il Consiglio federale, precisando che tale provvedimento non ha alcuna conseguenza diretta in Svizzera, poiché nel nostro Paese non vige più l'obbligo del Covid pass.
Niente cambia anche per i viaggi all'estero: già oggi, per entrare negli Stati che riconoscono il certificato COVID svizzero - i cosiddetti "Stati EU DCC", ossia i Paesi legati al sistema "EU Digital COVID Certificate" - la validità massima del certificato è fissata di regola a 180 giorni.
Oggi il governo ha anche revocato i provvedimenti sanitari al confine (quarantena) per chi entra in Svizzera, ma non le disposizioni per l'entrata di persone non vaccinate provenienti da determinati Paesi al di fuori dello spazio Schengen.
Visto l'evolversi della situazione epidemiologica, caratterizzato da decorsi meno gravi, l'esecutivo ha poi deciso, d'intesa con gli Stati Schengen, di allentare le disposizioni d'entrata per chi è guarito. Ora, oltre a quelle vaccinate, possono entrare in Svizzera per un breve soggiorno senza permesso anche le persone guarite provenienti da Paesi terzi, come ad esempio USA, India o Serbia.