Lo dice la Commissione della gestione del Consiglio nazionale (Cdg-N)
BERNA - Le autorità hanno utilizzato le conoscenze scientifiche in modo solo parzialmente adeguato durante la pandemia. A dirlo è la Commissione della gestione del Consiglio nazionale (CdG-N), che individua la necessità di migliorare diversi punti. Nel mirino finisce pure la comunicazione al pubblico.
Il Covid-19 ha evidenziato il ruolo cruciale delle conoscenze scientifiche nella lotta contro le crisi di ampia portata, scrive in una nota diffusa oggi dai servizi parlamentari la commissione. Tuttavia, il modo in cui le autorità competenti, in particolare l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), ne hanno fatto uso è stato oggetto di critiche.
La CdG-N ha pertanto adottato un rapporto in cui presenta le sue conclusioni e formula otto raccomandazioni. Esso si basa su una valutazione del Controllo parlamentare dell'amministrazione (CPA) e sugli accertamenti condotti dalla commissione stessa negli ultimi tre anni.
Nel rapporto, vengono applauditi gli sforzi profusi dalle autorità per permettere al Consiglio federale di prendere decisioni fondate sul piano scientifico durante la crisi e si stila un bilancio positivo dell'attività della task force nazionale. Tuttavia, da quanto successo vanno tratti insegnamenti a più livelli, evidenzia la CdG-N.
Confusione e diffidenza
A essere contestati sono in particolare la raccolta e il trattamento delle informazioni da parte dell'UFSP, al quale viene imputato di aver creato la sua rete troppo tardi e senza una vera strategia. Inoltre, in un primo tempo gli scambi con gli ambienti scientifici erano caratterizzati da confusione e diffidenza. La CdG-N ritiene quindi indispensabile che l'ufficio federale fissi principi chiari.
La commissione accoglie poi con favore la proposta dell'esecutivo di istituire, in vista di crisi future, organi di consulenza scientifica ad hoc che poggiano su una rete interdisciplinare. Esorta inoltre lo stesso governo a svolgere un'analisi approfondita del ruolo della Commissione federale per la preparazione e la risposta alle pandemia (CFP).
Comunicazione e mascherina
Fondandosi sulla valutazione del CPA, la commissione invita il Consiglio federale anche a far sì che in futuro le basi decisionali presentino in modo trasparente le conoscenze e i pareri scientifici, senza però tralasciare eventuali incertezze o divergenze. Ha in effetti constatato che questo principio non è sempre stato rispettato durante la pandemia, ad esempio per quanto riguarda l'uso della mascherina.
Infine, la CdG-N giunge alla conclusione che le conoscenze scientifiche sono state relativamente poco valorizzate nel processo di divulgazione al pubblico da parte delle autorità. Traccia anche un bilancio in chiaroscuro sulla ripartizione dei ruoli in materia di comunicazione tra l'Amministrazione federale e la task force.
Il Consiglio federale dovrà ora dire la sua in merito a tali constatazioni e raccomandazioni. Per farlo, avrà tempo fino al prossimo 4 ottobre.