Questi, a meno di quattro mesi dalle elezioni federali, i risultati del barometro elettorale SSR.
BERNA - Tempesta in arrivo, in vista delle elezioni federali, per i Verdi. Secondo l'ultimo barometro elettorale della SSR le previsioni elettorali per il partito sono ulteriormente peggiorate e segnano una perdita di sostenitori pari al 3%. L'UDC e il PS, al contrario, risultano i vincitori del sondaggio.
Il 27,1% degli intervistati ha dichiarato che voterà per l'UDC: i democentristi toccherebbero così un +1,5% dei voti rispetto alle elezioni federali del 2019. Il PS rimarrebbe la seconda forza del Paese con il 17,8% di elettori (+1 punto percentuale).
Il PLR dovrebbe invece raccogliere il 14,6% delle preferenze, perdendo lo 0,5%. Al contrario il Centro guadagnerebbe mezzo punto percentuale, avvicinandosi sempre più, con il 14,3% dei voti, al PLR.
I Verdi, stando al barometro, dovrebbero essere i grandi sconfitti delle prossime elezioni federali. Stando alle attuali intenzioni di voto, perderebbero tre punti percentuali rispetto al risultato delle elezioni del 2019 e finirebbero con un sostegno complessivo pari al 10,2%. I Verdi liberali conquisterebbero invece 0,5 punti percentuali in più e raggiungerebbero l'8,3% di elettori.
Il barometro elettorale è stato compilato dall'Istituto Sotomo. Il margine di errore, viene sottolineato, è di 1,2 punti percentuali.
Berset ancora il preferito - Per quanto concerne invece la popolarità degli attuali consiglieri federali, Alain Berset resta il membro più influente dell'Esecutivo. Questo, secondo il 69% degli intervistati.
Il titolare del Dipartimento federale dell'interno (DFI) aveva già acquisito questo status prima della pandemia. Il suo prestigio sembra poi essersi ulteriormente rafforzato durante il periodo contraddistinto dal Covid, nel quale è stato spesso sotto la luce dei riflettori.
Alle spalle del friburghese si piazza Keller-Sutter (58%), il cui peso percepito all'interno del Consiglio federale è in crescita. L'acquisizione forzata di Credit Suisse da parte di UBS ha contribuito ad aumentare la visibilità della sangallese, commentano gli autori del sondaggio, nel quadro del quale sono state interrogate 25'216 persone.
Staccatissimi tutti gli altri, con Albert Rösti al 25%, Viola Amherd al 16%, Guy Parmelin e Ignazio Cassis entrambi al 10%. Fanalino di coda Elisabeth Baume-Schneider, ferma al 3%. Oltre sei aventi diritto su dieci ritengono che la giurassiana abbia scarso potere in governo.
Amherd simpatica - Oltre a quella dell'influenza, nel barometro viene anche stilata una seconda classifica, nella quale il criterio preso in considerazione è la simpatia. In questo caso il primo posto va a Viola Amherd, che ha ottenuto un giudizio medio di 3,5 punti su una scala da 1 a 5.
La vallesana precede Berset (3,3), che è giudicato simpatico da un numero di persone più o meno simile alla collega, ma colleziona molte più antipatie. Il presidente della Confederazione si conferma insomma una figura che non lascia indifferenti. Terza è Baume-Schneider, inseguita da Rösti, Keller-Sutter e Parmelin. Ultimo Cassis (2,9), ancora maglia nera come nel precedente barometro.