Dalla pulizia delle mani fino all'isolamento dei pazienti. Ecco la strategia di Berna.
BERNA - In occasione della "Settimana mondiale per l'uso prudente degli antibiotici", in programma dal 18 al 24 novembre, quest'anno la Confederazione unita alla comunità internazionale intende sensibilizzare la popolazione sulle misure da adottare per favorire l'efficacia di questi farmaci e al contempo prevenire l'insorgere di nuove resistenze antimicrobiche.
Una resistenza che preoccupa
L'appuntamento si chiama "World Antimicrobial Awareness Week" e si tratta di una settimana informativa annuale indetta da quattro enti internazionali, ovvero: l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), l'Organizzazione mondiale della sanità animale (OIE), il Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (UNEP) nonché l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO).
L'obiettivo, scrive l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) in una nota odierna, è quello di migliorare la consapevolezza e la comprensione della resistenza antimicrobica a fronte di un fenomeno globale preoccupante, nonché promuovere - tra la popolazione, gli specialisti e i politici - le buone pratiche per garantire l'efficacia a lungo termine degli antibiotici e favorire così la tutela e la salute, sia delle persone che degli animali. A tale scopo, nel 2015 il Consiglio federale ha adottato la Strategia contro le resistenze agli antibiotici (StAR).
Per quest'anno, l'UFSP ha annunciato una serie di attività di comunicazione a livello nazionale rivolte agli specialisti e al pubblico in generale tramite supporti e materiali informativi audiovisivi online. Tra il 18 e il 24 novembre, diversi attori in Svizzera organizzeranno inoltre dibattiti, corsi di perfezionamento, visite aziendali e stand informativi.
Igiene delle mani e isolamento dei pazienti
L'UFSP sottolinea che la prevenzione delle infezioni è un modo per ridurre l'uso di antibiotici e la contaminazione da parte di agenti patogeni resistenti. Un attento monitoraggio, una buona prevenzione e controlli mirati possono contribuire a evitare il 35-55% delle infezioni che insorgono nel corso di degenze ospedaliere o in altre strutture sanitarie.
I requisiti minimi che gli ospedali devono soddisfare per prevenire e controllare efficacemente queste infezioni sono stati definiti a livello nazionale nel 2021.
Gli operatori sanitari che lavorano a stretto contatto con i pazienti devono ricevere una formazione accurata sulle misure da adottare per limitare la trasmissione di batteri resistenti agli antibiotici e trasmissibili da persona a persona. Ad esempio, l'igiene delle mani e il corretto isolamento dei pazienti sono criteri indispensabili per ridurne il rischio.
È inoltre importante che i nosocomi sottopongano a screening i pazienti trasferiti da altre strutture sanitarie, in particolare coloro che giungono per cure dall'estero, e verifichino la presenza di batteri multiresistenti, in modo da limitare la diffusione di agenti patogeni pericolosi per la salute pubblica in Svizzera.
La Confederazione ricorda altresì che una buona prevenzione e una corretta informazione sono di fondamentale importanza anche nella medicina veterinaria.