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SVIZZERATra assenze per malattia e scarsa manodopera qualificata, chi lavora è al limite

28.12.23 - 19:00
Lo psicologo: «L’idea che i dipendenti che restano debbano sostituire le persone che sono assenti non è sostenibile».
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Fonte 20 Minuten
Tra assenze per malattia e scarsa manodopera qualificata, chi lavora è al limite
Lo psicologo: «L’idea che i dipendenti che restano debbano sostituire le persone che sono assenti non è sostenibile».
Lavoro e Stress, il Campanello d'Allarme degli Psicologi Tra influenza e scarsità di manodopera qualificata, chi resta in ufficio va in tilt

BERNA - La cronica mancanza di manodopera qualificata, le festività natalizie e i malanni di stagione stanno incidendo pesantemente su chi invece è regolarmente al lavoro e viene così spinto sempre più al limite.

Problemi vengono infatti segnalati nel settore dei trasporti pubblici, nel sistema sanitario e in altri comparti. Per spiegare le potenziali ricadute interviene lo psicologo economico Christian Fichter che conferma appunto come la Svizzera sia oberata di lavoro e manchi personale qualificato e motivato. 

«Anche se i colleghi devono intervenire per chi è malato, ci sono dei limiti», afferma Fichter che sottolinea come sia meglio «limitare l’offerta dei servizi piuttosto che lasciare lavorare fino allo sfinimento i restanti dipendenti. Altrimenti si ammaleranno anche loro». Inoltre tra i rischi di un carico di lavoro costantemente elevato «rientrano, anche un aumento degli errori, problemi di salute, burnout e un maggiore turnover dei dipendenti». 

Analizzando in profondità la situazione viene poi ribadito, nel lungo termine, come debba essere «eliminata la carenza di lavoratori qualificati». Mentre nel breve termine Fichter suggerisce una «pianificazione realistica del personale, la promozione dell'equilibrio tra lavoro e vita privata, una decisione consapevole di adattare l'offerta di servizi in caso di carenza di personale e l'introduzione di offerte di sostegno per alleviare il carico sui dipendenti, come orari di lavoro flessibili o offerte per promuovere la salute fisica».

Secondo Nicola Jacobshagen, psicologo dell’Università di Berna «l’idea che i dipendenti che restano debbano sostituire le persone che sono assenti non è sostenibile». Se infatti soffrono di stress cronico «a lungo termine ciò porterà a malattie, assenze ed errori che potranno costare caro alle aziende».

I dipendenti hanno invece bisogno di fasi attive di recupero in cui non solo abbiano tempo libero, ma non debbano pensare costantemente al lavoro. «Ciò è ovviamente più complicato nelle società di servizi e soprattutto nelle aziende che lavorano 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, come negli ospedali. Proprio in tali settori la cultura e gli obiettivi aziendali devono essere adeguati». E lo psicologo evidenzia come «da un lato le aziende debbano formare i propri manager alla gestione della salute. Diventa così molto importante che i capi si assumano le proprie responsabilità e, ad esempio, restino a casa anche se sono malati. Questo perché se si presentano al lavoro, il team si sentirà in obbligo a fare lo stesso».

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COMMENTI
 

Dan1962 12 mesi fa su tio
Il vero problema è il sovraffollamento c’è troppa gente e dopo manca manodopera basta invertire la rotta meno gente meno tutto traffico costruzioni edili a scapito del verde problémi negli asili scuole ospedali

Rigel 12 mesi fa su tio
Non so in altri settori, ma nella sanità davvero mancano lavoratori e davvero i frontalieri assunti per tamponare il problema sono più che qualificati. Comunque vorrei chiedere al professore citato nell'articolo come pensa di "diminuire le prestazioni in caso di mancanza di personale" in un ospedale o in una casa anziani. Chiediamo ai degenti di farsi la flebo da soli? Chi lavora nella sanità è da anni che lavora in emergenza, non ne possono più e abbandonano acuendo il problema già grave. Autorità fate qualcosa subito! È ora di agire, non di pianifiare soluzioni sulla carta.

Voilà 12 mesi fa su tio
Risposta a Rigel
#Rigel, hanno già fatto qualcosa... Hanno tagliato i sussidi a tutti i servizi sanitari e sociali

Duca72 12 mesi fa su tio
Confermo la mancanza dì manodopera qualificata in Ticino. Grazie al cielo abbiamo gli stranieri, provate a cercare un riparatore di elettrodomestici sul mercato Ticinese, impresa impossibile bisogna assumere elettrotecnici Italiani . Problema discusso quest’oggi con un amico titolare di uno dei negozi di elettrodomestici più grandi in Ticino. Ma soprattutto mi conferma che l’arte di sapersi arrangiare è prerogativa dei soli vicini azzurri.

Se7en 12 mesi fa su tio
Risposta a Duca72
…. Ah certo, manca “UN”riparatore di elettrodomestici allora in Ticino non c’è manodopera qualificata 🤣🤣 facciamo di tutta l’erba un fascio … ma fammi il piacere!

Pocahontas 12 mesi fa su tio
Risposta a Duca72
Certo, che con la loro bella lapa ti spacciano per nuovo anche l'elettrodomestico più antiquato! Ecco perché secondo voi li sanno riparare....ah ah ah

Voilà 12 mesi fa su tio
Risposta a Duca72
Duca72, hanno mandato un tipo di quelli bravi nell'arte di arrangiarsi a istallarmi il frigorifero... Ha fatto un disastro, ha anche sbagliato a collegare i fili elettrici, hanno poi inviato un vero riparatore a sistemare i danni...

Voilà 12 mesi fa su tio
Risposta a Duca72
Duca72, le ditte ticinesi serie formano il personale per la riparazione di elettrodomestici, di solito elettricisti, ma a molti fa più comodo assumere personale anche se dall'estero

Bandito976 12 mesi fa su tio
Risposta a Se7en
io non ho il diploma ma ho riparato lavatrici, macchine del caffè ed il mio jukebox, e NON sono azzurro. Se peró si vuole pagare poco allora accontentatevi pure degli azzurri!

Se7en 12 mesi fa su tio
Risposta a Bandito976
… molto bene, diglielo a Duca72 non a me…! Se leggi bene quello che scrivo, non sono io contro chi non ha un diploma, io sono a favore nel dare un lavoro ai residenti stranieri o ticinesi e a prescindere se uno ha un titolo di studio o meno …!

mastermi 12 mesi fa su tio
Risposta a Bandito976
che NON sei "azzurro" lo si capisce dal nick.....mi ricorda ubs e co.

Se7en 12 mesi fa su tio
*quanti “pseudo”…

Se7en 12 mesi fa su tio
…. avete rotto le 🏀🏀 con la solita tiritera della mancanza di manodopera qualificata…! Buonissima parte dei frontalieri sono meno qualificati o per niente qualificati dei residenti, ma “loro” il lavoro lo trovano anche se sono over 50 ed è tutto dire…! In Canton Ticino il 98% hanno studiato con tanto di diplomi nel terziario, ma guarda caso ci sono oltre 55’000 frontalieri proprio in quel settore …! Buonissima parte degli “pseudo” imprenditori sono “falsi” come i soldi del monopoli …! E la cosa più assurda e peggiore è vedere quei “geni” del Cantone che permettono tutto questo, rilasciando quotidianamente i permessi G…! In questo Cantone vige la regola, prima gli altri e poi, forse, i nostri! Una pena totale…! Andate a vedere quando “pseudo” imprenditori frontalieri hanno aperto un business sul nostro territorio e assumono solo compaesani …! Sveglia, che il popolo comincia ad innervosirsi e parecchio…! Altro che i “Molinari”!

Dex 12 mesi fa su tio
Risposta a Se7en
Se non hai un lavoro, è solo colpa tua!

mastermi 12 mesi fa su tio
Risposta a Se7en
chiedi se ti assumono in ubs o cs....

Se7en 12 mesi fa su tio
Risposta a Dex
🤣🤣🤣… libero di pensarla come meglio credi…! 🤭

Pocahontas 12 mesi fa su tio
Risposta a Dex
Ca ate!! Singolarmente ognuno risponde di quello che sa o meno...qui si sta parlando in generale, e la cosa non è affatto così!! Ha ragione Se7en!! Aprite gli occhi e siate almeno onesti nel vedere la situazione! Perfino negli studi medici ora assumono assistenti ITA...ma con quale diploma, che questo lavoro manco esiste di la??? Ma per favore!!! Certo, si fanno andar bene il minimo del minimo, che per loro è già oro, e quindi i medici, grandi braccini, le assumono!! Noi ce l abbiamo sempre con i fronta liers che arrivano, ma la colpa è di chi li cerca e li assume!!

Se7en 12 mesi fa su tio
Risposta a Se7en
è la pura verità, che a te piaccia o meno…!

John Wayne 12 mesi fa su tio
Articolo da far ridere i polli, a casa mia si chiama lavoro! Grazie a questo sistema in un azienda abbiamo iniziato ad eliminare chi ogni 3x2 si fingeva malato e chi è restato si è pure visto avere un aumento! Andare a lavorare con l'influenza e 37.5° mai nessuno è morto! Fatto recente, conosco chi è a casa da ben 6 mesi per un presunto born-out, il problema è che confermare o smentire è difficile anche per i sedicenti esperti che ovviamente tra luminari non si sbranano! La scrivania è già stata liberata (ed occupata, ma non lo sa e nessuno lo ha avvisato visto come si è fatto voler bene e collaborativo) e come entra alle 07:30, esce dall'ufficio alle 07:35 con 3 mesi pagati ed una lettera con tutti i danni che ha fatto.

Voilà 12 mesi fa su tio
Risposta a John Wayne
John Wayne, sei di quelli che metterebbero le luci nei campi per lavorare di notte? Lavorare con la febbre?? Il born-out è una malattia riconosciuta e non è una bella cosa, e con un datore di lavoro come lei non mi meraviglia il fatto che un dipendente crolli. Non le fa nemmeno onore il fatto di sfruttare la sua posizione per infierire sul dipendente con una lettera negativa.

TIA84 12 mesi fa su tio
Per fortuna che già esistono eccezioni, poche ma ci sono, che il dipendente lo trattano da persona prima che da risorsa..

Voilà 12 mesi fa su tio
Manca manodopera qualificata perché a formare sono rimasti in pochi, e nemmeno i cantoni si sforzano più di tanto, anzi mettono numeri chiusi. Costa meno importare manodopera già formata.

Boh! 12 mesi fa su tio
Per prima cosa andrebbe anche detto che il problema delle defezioni per malattia è notevolmente accentuato dal fatto che in questo periodo tutti vogliono anche prendere vacanza. Il risultato è che chi resta al lavoro deve sostituire sia il collega in vacanza che quello in malattia (e a volte anche quello in malattia tattica…).

Meck1970 12 mesi fa su tio
...... manodopera qualificata .......

Don Quijote 12 mesi fa su tio
Problemj grassi!

Meck1970 12 mesi fa su tio
Risposta a Don Quijote
........ manodopera qualificata .....

Nico66 12 mesi fa su tio
il sistema prima o poi cede, se sì tira troppo la corda

M70 12 mesi fa su tio
ma smettetela di dire che mancano i lavoratori qualificati così avete la scusa x assumere badini! ..si vede la qualità e la professionalità dove sono finite....il Ticino è Lonbardia a tutti gli effetti...fa sch××× oramai

John Wayne 12 mesi fa su tio
Risposta a M70
Grazie a questa scusa c'è chi li assume a vagonate, non per nulla negli uffici dei sindacati pullulano di frontalieri, come nei grandi magazzini commesse/i senza diploma, piuttosto che ticinesi in difficoltà!

mastermi 12 mesi fa su tio
Risposta a M70
l'articolo e' sbagliato....mancano proprio i lavoratori, che e' diverso ! ps: visto che parli da bravo ticinotto vai tu a pulire c...i alle case anziani o fare turni di notte in aziende...

Pocahontas 12 mesi fa su tio
Risposta a mastermi
Guarda che i ticinesi non fanno solo lavori belli eh!! E i cari frontalieri non puliscono solo cessi!! Aprite un pò gli occhi e guardate la realtà!!

mastermi 12 mesi fa su tio
Risposta a John Wayne
non andare piu' alla coop migros etc...altrimenti li finanzi

Rosso Blu 12 mesi fa su tio
Fate ridere i polli, i manager vogliono guadagnare e sfruttare il personale fino al midollo. Sta diventando un incubo sia per chi lavora, per chi cerca di restare o entrare e sempre sotto obbiettivi, qualifiche e spostamenti luogo di lavoro.

Pocahontas 12 mesi fa su tio
La situazione lavorativa in Svizzera, particolarmente in Ticino, fa proprio s. c. h. i. f. o!!
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