La cooperazione allo sviluppo ci dà una buona reputazione e ci aiuta in altri settori
BERNA - I tagli all'aiuto allo sviluppo previsti dal Consiglio degli Stati sono motivo di preoccupazione per la direttrice della Segreteria di Stato dell'economia (SECO), Helene Budliger Artieda. Essi potrebbero avere un impatto negativo sulla Svizzera, ha detto ai microfoni del programma radiofonico "Samstagsrundschau" della SRF.
«La cooperazione allo sviluppo ci dà una buona reputazione e ci aiuta in altri settori», ha dichiarato Budliger Artieda. «Sarebbe un peccato mettere questo a repentaglio senza alcuna discussione politica».
La camera dei Cantoni lo scorso mese aveva deciso di voler tagliare 500 milioni di franchi all'anno dall'aiuto allo sviluppo per destinarli all'esercito. «È necessaria una discussione sulla solidarietà della Svizzera con il resto del mondo», ha commentato la segretaria di Stato.
Ciononostante, la direttrice della SECO confida che nelle deliberazioni parlamentari si troverà una via di mezzo. «Di norma, la Svizzera non è un Paese caratterizzato dagli estremi», ha dichiarato.
Il Consiglio degli Stati ha giustificato la sua decisione di giugno sostenendo, tra l'altro, che alcuni progetti di aiuto non sono molto efficaci e ricordando che negli ultimi anni l'aiuto allo sviluppo ha ricevuto sempre più fondi. La decisione del Consiglio nazionale è prevista per settembre.