L'Ufficio federale dell'ambiente ha rivelato un'esposizione inferiore ai valori limiti. «Anche in stazioni, fermate dei tram e aeroporti».
BERNA - L'esposizione alle radiazioni dei telefoni cellulari in Svizzera rimane inferiore al valore limite. Ciò vale anche per luoghi come le stazioni ferroviarie, le fermate dei tram e gli aeroporti, dove si fa un utilizzo più frequente del "telefonino".
Nel complesso, la popolazione è esposta a bassi livelli di radiazioni, stando a un comunicato odierno dell'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM), che basa le sue conclusioni sul terzo rapporto di monitoraggio dal 2021 circa le radiazioni non ionizzanti (RNI). La protezione della salute è insomma garantita.
Le RNI sono generate dalle antenne e dai dispositivi di telefonia mobile, dalle reti informatiche wireless (WLAN) e da altre forme di comunicazione radio, ma anche dalle linee elettriche, dalle linee di contatto ferroviarie o dagli elettrodomestici, precisa l'UFAM nel comunicato, sottolineando che i valori misurati sono simili a quelli di altri studi internazionali.
Mentre l'esposizione è elevata nei luoghi in cui molte persone usano il cellulare, è bassa in natura e anche nelle scuole, come mostra il monitoraggio. L'esposizione è maggiore anche all'ora di pranzo e la sera, quando molte persone sono online con i loro dispositivi.
Un confronto tra il 2021 e il 2023 ha messo in luce che l'esposizione è leggermente aumentata nei luoghi in cui si fa un uso intenso dei cellulari. Tuttavia, secondo l'UFAM, nelle zone rurali e nei luoghi in cui i telefoni cellulari sono poco utilizzati, la variazione non è significativa. Il motivo principale del lieve aumento all'esposione fra il 2021 e il 2023 è l'uso del 5G, precisa l'UFAM.
In generale, nelle abitazioni private è stata misurata un'esposizione leggermente inferiore rispetto all'esterno. Tuttavia, le reti WLAN e i telefoni cordless potrebbero contribuire in modo significativo all'esposizione negli spazi abitativi.