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SVIZZERANon siamo così esposti alle radiazioni dei cellulari (nemmeno con il 5G)

17.10.24 - 11:09
L'Ufficio federale dell'ambiente ha rivelato un'esposizione inferiore ai valori limiti. «Anche in stazioni, fermate dei tram e aeroporti».
Depositphotos (Toberto)
Fonte ats
Non siamo così esposti alle radiazioni dei cellulari (nemmeno con il 5G)
L'Ufficio federale dell'ambiente ha rivelato un'esposizione inferiore ai valori limiti. «Anche in stazioni, fermate dei tram e aeroporti».

BERNA - L'esposizione alle radiazioni dei telefoni cellulari in Svizzera rimane inferiore al valore limite. Ciò vale anche per luoghi come le stazioni ferroviarie, le fermate dei tram e gli aeroporti, dove si fa un utilizzo più frequente del "telefonino".

Nel complesso, la popolazione è esposta a bassi livelli di radiazioni, stando a un comunicato odierno dell'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM), che basa le sue conclusioni sul terzo rapporto di monitoraggio dal 2021 circa le radiazioni non ionizzanti (RNI). La protezione della salute è insomma garantita.

Le RNI sono generate dalle antenne e dai dispositivi di telefonia mobile, dalle reti informatiche wireless (WLAN) e da altre forme di comunicazione radio, ma anche dalle linee elettriche, dalle linee di contatto ferroviarie o dagli elettrodomestici, precisa l'UFAM nel comunicato, sottolineando che i valori misurati sono simili a quelli di altri studi internazionali.

Mentre l'esposizione è elevata nei luoghi in cui molte persone usano il cellulare, è bassa in natura e anche nelle scuole, come mostra il monitoraggio. L'esposizione è maggiore anche all'ora di pranzo e la sera, quando molte persone sono online con i loro dispositivi.

Un confronto tra il 2021 e il 2023 ha messo in luce che l'esposizione è leggermente aumentata nei luoghi in cui si fa un uso intenso dei cellulari. Tuttavia, secondo l'UFAM, nelle zone rurali e nei luoghi in cui i telefoni cellulari sono poco utilizzati, la variazione non è significativa. Il motivo principale del lieve aumento all'esposione fra il 2021 e il 2023 è l'uso del 5G, precisa l'UFAM.

In generale, nelle abitazioni private è stata misurata un'esposizione leggermente inferiore rispetto all'esterno. Tuttavia, le reti WLAN e i telefoni cordless potrebbero contribuire in modo significativo all'esposizione negli spazi abitativi.

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