La conferma del rincaro (anche fino al 10%) attesa per il pomeriggio da Confederazione e Cantone. Ecco i motivi
ZURIGO - Fra i vari rincari già previsti per il 2023, quello che preoccupa maggiormente gli svizzeri è senz'altro quello relativo alle assicurazioni malattia. Stando alle prime previsioni, ci si aspetta una stangata importante (fra l'8 e il 9%) in tutta la Confederazione.
Viste le sue particolarità demografiche - ovvero una popolazione particolarmente anziana - è davvero difficile che il Ticino possa sperare di scamparla, anzi, stando agli analisti di Accenture si potrebbe arrivare anche a un rincaro da primato elvetico del 10%.
A fare chiarezza sulla questione ci penserà oggi prima Alain Berset in conferenza stampa da Berna e poi il Consiglio di Stato, con un intervento dal Palazzo delle Orsoline previsto per il tardo pomeriggio.
Ma quali sono i motivi all'origine di questo mega rincaro? Per capirlo i colleghi di 20 Minuten hanno interpellato l'esperto Andreas Faller giurista ed ex-persona chiave all'interno dell'Ufsp.
La Svizzera è un Paese di vecchi
«Il principale fattore quando si parla di costi nell'assistenza sanitaria è che la popolazione svizzera sta inesorabilmente invecchiando. Alcuni decenni fa, l'aspettativa di vita era di 70 anni, nella mia generazione era di 80 e chiunque sia nato oggi ha buone possibilità di vivere oltre i 90 anni. Per questo i costi delle cure mediche, in futuro, non potranno che aumentare».
Vi ricordate del coronavirus?
«Non si può negare che il Covid-19 abbia lasciato il segno. Non solo con il Long Covid, di cui in molti hanno sofferto e soffrono ancora, ma anche per quanto riguarda la salute mentale. Tutta questa situazione non può che gonfiare i costi».
Forse ci sono troppi ospedali
«Forse avrebbe senso iniziare a chiedersi se non abbiamo troppi ospedali. Certo, ci sono molte questioni in ballo: i posti di lavoro, il fatto che in Svizzera resta un business molto redditizio e il fatto che la popolazione, verosimilmente, difficilmente sarebbe d'accordo».
Un sistema che genera costi su costi
«Facciamo un esempio: un signore va dal medico di famiglia (fattura) che gli fa fare una radiografia (fattura). Dopodiché gli dice di andare in ospedale con quella radiografia (fattura). L'ospedale lo riceve e lo fa vedere da uno specialista (fattura) che però vuole un'altra radiografia (fattura). Indovinate da chi la fanno fare? Dallo stesso istituto che gli ha fatto la prima radiografia! È un caso emblematico che ci mostra come le cose possano precipitare».
Semplicemente: è un caos
«Da 25 anni abbiamo una legge sull'assicurazione sanitaria ma non ci sono ancora indicazioni vincolanti su come applicarla. Risultato: le compagnie spesso non sanno davvero cosa possono coprire e cosa no. Questo genera un mare di burocrazia, ritardi, frustrazioni e spese extra. Come se non bastasse non è davvero chiaro da dove arrivi questo aumento dei costi. Il motivo? Semplicemente nessuno lo sa».