Queste le accuse di tre figlie nei confronti del loro papà. Fatti però denunciati dopo anni e con dichiarazioni non sempre concordanti.
AARAU - È un'infanzia da incubo quella che, stando alle accuse delle vittime, un padre turco ha fatto vivere alle sue tre figlie. I fatti - raccapriccianti - sarebbero avvenuti nel Canton Argovia, saliti a galla dopo che la ragazza più grande - oggi maggiorenne - ha deciso insieme alle sorelle di farsi avanti e denunciare il padre. Testimonianze che hanno fatto scattare un ordine di sanzione.
Secondo il racconto delle sventurate, il loro genitore le avrebbe di fatto torturate. Ad esempio premendo più volte i loro palmi su una stufa calda. Oppure tenendo le mani di due delle figlie sotto l'acqua bollente. L'accusato - si legge nelle carte - avrebbe anche riscaldato un coltello nell'acqua bollente, per poi appoggiarne la lama sulle braccia e sui palmi delle giovani.
L'uomo utilizzava anche dei peperoncini rossi: li apriva e ne metteva in bocca alle sorelle i semi piccanti oppure li strofinava sulle loro labbra. L'imputato le avrebbe anche picchiate con bastoni e arbusti. E allo stesso scopo, a volte, utilizzava anche una cintura o delle scarpe.
Le torture sarebbero cessate solo quando le ragazze iniziarono ad andare a scuola. La vicenda risale a così tanto tempo fa che i reati rischiano però di andare incontro alla prescrizione.
A questo si aggiunge che le dichiarazioni delle persone coinvolte sono state in parte divergenti, come spiega Adrian Schuler, portavoce della procura di Argovia, all'Aargauer Zeitung. «Nella situazione attuale è stato stabilito che alcuni fatti dovevano essersi verificati ma le spiegazioni fornite sono state presentate in modo divergente». Schuler aggiunge poi che «i crimini privati all’interno di una relazione», con dichiarazioni discordanti e «denunciati solo tardivamente, sono difficili da dimostrare».
Per quanto riguarda invece la prescrizione, «sebbene un atto caduto in prescrizione non può essere punito, soprattutto nel contesto della violenza domestica, bisogna però domandarsi come potrebbe essere la situazione in futuro». Infatti, una segnalazione, anche se tardiva, potrebbe comunque portare al coinvolgimento di altre autorità o all'adozione di misure anti-violenza.
Nel caso specifico è stata emessa una sanzione, accettata dal padre. Gli è dunque stata inflitta una multa con la condizionale di 150 tariffe giornaliere da 100 franchi. Inoltre sono state comminate due multe: una di 2.500 franchi e un'altra di 1.200.