Un cantiere fermo da 6 mesi a Breganzona: i residenti sono stufi
LUGANO - È fermo lì, così, da gennaio. La gru che svetta sulle case, le recinzioni sfasciate. Un palazzone di tre piani esposto alle intemperie (vedi le foto) e in stato di completo abbandono. È lo spettacolo che si trovano davanti ogni giorno, da sei mesi, immutato, gli abitanti di via Camara e via Vergiò, a Breganzona. E ormai stanno perdendo le staffe. «Che qualcuno ci spieghi cosa accadrà, non vogliamo che rimanga così per i prossimi dieci anni» commenta un residente. «È un danno per tutto il quartiere, un elemento che squalifica anche le case vicinanti – aggiunge un’inquilina del palazzo di fronte – io l’ho proprio davanti al balcone, è un vero pugno nell’occhio».
Il cantiere, aperto dalla luganese RM Buildings&Architecture poi fallita a lavori in corso (con strascichi giudiziari che hanno portato all’arresto del titolare, l’architetto Raffaello Molina, a gennaio), si estende su quello che un tempo era il cuore verde del quartiere: qui sorgevano gli orti comunali “espropriati” nel 2010 per far posto, appunto, al palazzone. Il quale ora, al di là dell’estetica, rappresenta «una preoccupazione per chi vive qui e soprattutto per chi ha dei bambini» spiega Nathalie Lombardi dell’Assemblea dei genitori di Breganzona. «Il cantiere è accessibile a chiunque, non ci sono barriere: occorre metterlo in sicurezza. E non sarebbe male se il Municipio ci avvertisse su quali sono le prospettive». Staremo a vedere.