Una decina di multe sul Tilo strapieno. La protesta sui social: «Anche una persona con stampelle». Le Ffs: «Le regole sono regole»
TAVERNE - Lunedì pomeriggio. Il treno Tilo delle 16.56 da Lugano a Giubiasco è strapieno. Una ventina di passeggeri – «una decina» ridimensionano le Ffs – non trovando posto in seconda classe, si spostano nella sezione riservata. A Taverne-Torricella salgono cinque controllori: una retata «contro l'abusivismo in prima classe» spiegano. Il problema non è nuovo: abbonati di tutte le età, ma per lo più studenti, che si rifugiano nel vagone di punta perché «negli altri non c'era posto». E il posto, a giudicare dalle foto scattate da un nostro lettore, lunedì non c'era veramente. Poco importa: i controllori procedono e sanzionano tutti. Compreso uno studente con le stampelle.
Immediata la protesta, sul treno e poi sui social, dove diverse foto scattate con gli smartphone dei passeggeri «sono state postate e condivise indebitamente mostrando anche i volti dei controllori» spiega Roberta Trevisan, portavoce Ffs per il Ticino. Non è mancato chi ha presentato ricorso ieri, altri giurano che lo faranno a breve. «Il treno era stracolmo, nella seconda classe semplicemente non si poteva stare» protesta uno studente dell'Usi multato per 70 franchi (i meno fortunati ne dovranno pagare fino a 160.-). «Oltretutto – aggiunge – eravamo in piedi e tutti abbonati: il servizio pubblico non dovrebbe garantire il posto a tutti?».
La risposta delle Ffs è categorica: «Il biglietto non dà diritto al posto a sedere, e aggiungere un vagone al treno era impossibile» precisa Trevisan. Il consiglio a chi viaggia in gruppo in questi casi «è piuttosto separarsi e trovare posto in punti diversi del treno» quando è possibile. Quanto al passeggero con le stampelle «stava semmai all'educazione degli altri passeggeri lasciarlo sedere». Il controllore invece non può fare distinzioni.