L'avvocato in un video auspica l'arrivo di migranti che «mischino la razza». Severa la condanna dei Giovani PPD: «Affermazioni razziste umanamente inaccettabili»
BELLINZONA - C'era forse una birretta di troppo dietro al video (diventato nel frattempo virale) che riprende l'avvocato Tuto Rossi, evidentemente immerso in una serata lieta e festosa, durante elucubrazioni dai contenuti un po' sopra le righe.
Per una qualche ragione, infatti, l'avvocato suggerisce l'apertura di diversi centri per richiedenti asilo in Valle di Blenio. Il motivo? Secondo Rossi il popolo bleniense, definito «testone» dallo stesso avvocato, avrebbe bisogno di «negri che mischino la razza».
Il video, sembrerebbe su invito dello stesso avvocato Rossi, è stato pubblicato in rete e sta diventando virale. Ma l'ironia ivi contenuta non sembra aver raccolto troppi consensi. Anzi.
Dalla segreteria dei Giovani del PPD, giunge alle redazioni di tutti i media ticinesi l'invito a soffermarsi ed interrogarsi sulle problematiche legate alla libertà d’espressione. «Quando un commento è l’espressione di un’opinione politica e quando invece questo la oltrepassa? - si domandano i Giovani PPD in un comunicato stampa - Molto spesso il confine è sottile e, soprattutto la destra xenofoba, sa di poterci giocare».
Per Generazione Giovani il video dell'avvocato non è un mero scherzo: «Il signor Rossi si rende protagonista non solo di affermazioni razziste, in questo caso nei confronti di rifugiati e richiedenti l’asilo (definendoli “negri”), ma anche discriminatorie all’indirizzo degli abitanti della Valle di Blenio (considerati retrogradi perché rei di “non aver mischiato il sangue e le razze con un po’ di sperma”)».
Le affermazioni contenute nel video, «umanamente inaccettabili», vengono condannate »con fermezza» dai giovani pipidini. «La nostra disapprovazione - spiegano - è ancora maggiore dato che espressa da chi ricopre una carica politica ed istituzionale, svolgendo inoltre una professione che presupporrebbe un comportamento esemplare».
«Sono ancora fresche nella memoria di tutti le sfortunate uscite della signora Pantani sul caso dei chierichetti di Chiasso, e ora, Tuto Rossi parla di “razze” e “negri”. Il tutto condito da una mozione in Consiglio nazionale di Lorenzo Quadri, che sostiene che in Svizzera il razzismo non esista e che pertanto la Commissione sul razzismo vada abolita».