Via libera del Consiglio di Stato alla creazione di un gruppo di lavoro per il futuro Istituto di medicina legale. Ma resta il problema dei costi
BELLINZONA - Statalizzare il medico del traffico risolverebbe, perlomeno, il problema dell’autorevolezza. Ne è convinto Norman Gobbi. Per questo negli scorsi giorni - come riferiscono alcuni media ticinesi - il Consiglio di Stato ha approvato la creazione di un gruppo di lavoro per il futuro Istituto di medicina legale che riunirà sotto lo stesso tetto il medico del traffico e la medicina legale in generale.
Sono molte, infatti, le critiche ricevute dal medico del traffico in termini di autorevolezza, competenza, ma soprattutto di costi. Costi che la cassa malati non copre. Ma avere un Istituto di medicina legale cantonale potrebbe non abbassarli. All’interno del gruppo di lavoro è stato quindi inserito un rappresentante della Sezione delle finanze che si occupi di questo aspetto. Per il direttore del Dipartimento delle istituzioni dovrà essere affrontato anche il discorso legato al metodo di fatturazione, che oggi si basa su Tarmed.
L’istituto cantonale - che potrebbe vedere la luce a inizio 2020 - sarà “agganciato” a un istituto di medicina legale d’oltre Gottardo, verosimilmente quello di Lucerna, anche per dare agli automobilisti la possibilità di avere un parere esterno.
Nel frattempo Tuto Rossi ha presentato ieri una lettera che sarà consegnata al Governo in cui numerosi cittadini chiedono l'abolizione del medico del traffico entro il 21 marzo e la modifica del piano tarrifario.