Comuni e commissioni regionali dei trasporti appoggiano il progetto. Ora tocca a Berna.
La pista principale verrebbe allungata di 150 metri verso est
LOCARNO - I Comuni interessati - una decina - e le due Commissioni regionali dei trasporti sostengono il progetto di allungamento della pista principale dell’aeroporto cantonale di Locarno, che dal mese di ottobre trova a Berna per l’approvazione federale finale. Atto che concluderà il lungo processo di pianificazione durato più di un ventennio e che ha viste coinvolte tutte le Autorità, le quali a più riprese ne hanno sancito l’importanza nel Piano degli aeroporti svizzeri, nel Piano direttore cantonale, nella pianificazione del parco del piano di Magadino, e nella revisione del Piano regolatore comunale di Locarno.
Anche il Cantone, su sollecitazione dell'ALBA, ha confermato di mantenere grande attenzione sullo sviluppo dei due progetti strategici in corso, cioè l’allungamento della pista principale di 150 metri (verso Bellinzona) e il rifacimento dell'aviorimessa numero uno, che concludono la seconda fase di aggiornamento delle infrastrutture aeroportuali, iniziata una ventina d’anni fa con un investimento complessivo superiore ai 150 milioni di franchi.
Un iter durato oltre 20 anni - Una ventina di anni fa - ricordiamo - era stata prevista la realizzazione di una pista complementare a quella di Lugano/Agno, in modo che vi fossero reali sinergie tra i due aeroporti. Poi, nel 1999, il Consiglio di Stato decise di abbandonare questo indirizzo deciso dal Parlamento cantonale e di limitare gli interventi infrastrutturali al solo allungamento a est della pista principale, con lo scopo di garantire il solo mantenimento delle tipologie di utilizzazione presenti a Locarno dagli anni settanta.
Attenzione agli uccelli migratori - Grande attenzione è stata posta dai servizi cantonali e federali sulla presenza dell’avifauna migratrice delle Bolle di Magadino, unico elemento ambientale ritenuto delicato. A questo proposito due studi scientifici commissionati dal Consiglio di Stato hanno chiaramente evidenziato come il concetto di limitarsi a mantenere le tipologie d’uso presenti da decenni a Locarno garantisca che non vi siano reali pregiudizi all’avifauna migratrice.
A confermare la valenza nazionale dell'aeroporto di Locarno vi è pure stata la risposta del Consiglio federale del 19 febbraio 2020 a un'interpellanza di Fabio Regazzi. È ora possibile ipotizzare che entro il 2022 la sua realizzazione dovrà essere approvata, per quanto riguarda il credito d'opera, da parte del Gran Consiglio.