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CANTONEStudio sulla pandemia, il Ticino si unisce contro il Covid

02.07.20 - 11:07
L'esperto di salute pubblica Emiliano Albanese: «Non possiamo più farci cogliere impreparati»
Keystone / USI
Studio sulla pandemia, il Ticino si unisce contro il Covid
L'esperto di salute pubblica Emiliano Albanese: «Non possiamo più farci cogliere impreparati»

LUGANO - È stato annunciato ieri uno studio epidemiologico per valutare la diffusione e l'impatto del coronavirus nel nostro Cantone.

A partire dal mese di luglio verranno infatti inviate 8'000 lettere a persone residenti in Ticino, che saranno così invitate a rispondere a delle domande su eventuali sintomi, sulla salute in generale e sui comportamenti da mettere in atto per ridurre il rischio d’infezione.

Abbiamo sentito a riguardo il Prof. Emiliano Albanese, Direttore dell'Istituto di Salute Pubblica dell'Università della Svizzera italiana (USI) e co-responsabile scientifico dello studio. 

Partirà a breve lo studio "Corona Immunitas Ticino", di cosa si tratta?

È uno studio epidemiologico a livello nazionale, per la popolazione, con la popolazione e sulla popolazione. Nel nostro Cantone, USI e SUPSI hanno unito le forze per reclutare diverse migliaia di ticinesi e dar loro voce. Lo scopo è quello di avere dei dati locali, specifici al nostro contesto, e affidabili, in modo da saperne di più sull'epidemia da Covid-19.

USI e SUPSI in stretta collaborazione, il Ticino è unito contro il virus?

Effettivamente, questa partnership è una novità, un esempio virtuoso. Quest'emergenza, cercando un lato positivo, ha prodotto la collaborazione interdisciplinare tra USI e SUPSI, che comprende anche l'Istituto di Ricerca in Biomedicina (IRB) e l'Ente Ospedaliero Cantonale (EOC). Quindi sì, il Ticino si è mobilitato, e insieme ha permesso di finanziare questa ricerca.

Come mai uno studio sul Covid-19 proprio ora?

In primis perché dobbiamo capire come aiutare e supportare coloro che sono stati (e che continuano ad essere) particolarmente colpiti dalla pandemia. C'è stata infatti una grande disproporzione in tal senso, e dobbiamo capire ciò che è successo e chi ha bisogno di cosa per ridurre l'impatto negativo del coronavirus.

Inoltre non possiamo più farci cogliere impreparati. Il mondo è cambiato e c'è una grandissima incertezza su cosa ci aspetta nei prossimi mesi. L'epidemia e l'emergenza potrebbero tornare, come potrebbero arrivare anche altre pandemie. Solo conoscendo il passato e monitorando il presente possiamo prepararci al futuro.

Qual è l’obiettivo finale dello studio?

In primo luogo misurare l'impatto del virus e delle restrizioni che si sono rese necessarie, ad esempio l'isolamento o la chiusura delle scuole. E poi capire quante persone si sono infettate e in quali circostanze, per comprendere quali sono stati i fattori di rischio, o anche protettivi. È questa la chiave per capire quali misure potranno proteggere meglio la popolazione.

Le persone possono partecipare o aiutarvi?

La partecipazione per la raccolta dei dati, compreso il prelievo di sangue, deve essere basata su un campione randomizzato che ci è stato fornito dall'Ufficio federale di statistica. Questo è importante perché il campione deve essere rappresentativo, in modo tale che i dati possano essere applicati a tutta la popolazione.

Comunque, tutti possono dare una mano: seguendo lo studio, partecipando attivamente al dialogo e, perché no, rispondendo anche loro ai questionari che in una seconda fase saranno accessibili al pubblico.

Inoltre, visto che si tratta di un fund rising ticinese, è possibile contribuire economicamente, effettuando delle donazioni a titolo personale. In questo senso ci rivolgiamo principalmente anche alle aziende e alle istituzioni.

Tutti i canali comunicativi sono aperti, e tutte le informazioni sono accessibili sul sito ufficiale dello studio.

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COMMENTI
 

Mah916 4 anni fa su tio
Che mondo distopico... ora vogliono mapparci tutti...

lecchino 4 anni fa su tio
Siamo ancora in attesa di conoscere i risultati dei test sierologici........ toc toc, Merlani. Ci sei?

santo 4 anni fa su tio
anche qui ovviamente sarà garantito l'anonimato e i dati saranno trattati nel più assoluto segreto...

miba 4 anni fa su tio
Il 2020 passerà alla storia come l'anno del tormentone estivo "coronavirus" alimentato dall'isteria collettiva. Proprio ieri pomeriggio, afoso e sotto il sole, ho visto una fedele seguace degli untori: mascherina, occhialini subacquei, una specie di turbante in testa e guanti di lattice inzuppati di sudore all'interno...ed inzuppata di sudore anche lei... Forza! Che con l'isteria (o l'idiozia?) siamo già arrivati ad un buon punto!
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