L'aumento dei contagi ha fatto passare dal blu all'arancione la campagna cantonale di sensibilizzazione.
Da inizio luglio si contano 36 nuovi casi e oltre 450 persone sono state poste in quarantena.
BELLINZONA - Un mese di giugno con soli quattordici casi aveva forse illuso un po' tutti che l'emergenza sanitaria fosse ormai alle spalle. Ma in luglio qualcosa è cambiato. La situazione è peggiorata. E le autorità sanitarie ticinesi hanno deciso di rialzare il livello di guardia.
Dal primo luglio a oggi, infatti, si contano 36 nuovi casi accertati di persone positive al coronavirus e due ospedalizzazioni. Ma non solo. Nel giro di poco più di una settimana oltre 450 persone sono finite in quarantena. «L’analisi dei dati e delle tendenze nei contagi - precisano le autorità sanitarie - giustificano la necessità di alzare il livello di attenzione per la popolazione».
I numeri dei nuovi contagi, benché ancora sotto la decina al giorno, indicano alcune tendenze riconducibili in particolare ai contatti tra giovani e all'accresciuta mobilità delle persone. «Affinché la popolazione recepisca la necessità di continuare a mantenere l’attenzione sulla delicata situazione sanitaria - precisa il Dipartimento della Sanità e della Socialità - abbiamo deciso di alzare il livello di guardia anche dal punto di vista della sensibilizzazione».
La campagna «Distanti ma vicini. Proteggiamoci. Ancora» passa quindi dal blu all’arancione, e in questa nuova fase viene declinata al motto di «Prudenza. Sempre». «È necessario richiamare l’attenzione della popolazione nei confronti dell’accresciuta delicatezza del momento», conclude il DSS. «Prendiamoci cura di noi e degli altri. In ogni momento, seguiamo le raccomandazioni ed evitiamo rischi inutili».