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CANTONE«Il caso Woodstock ha lasciato il segno, ora siamo i cattivi della situazione»

15.07.20 - 06:32
Covid 19: vita notturna ticinese sempre più in crisi. Gli esercenti incrociano le dita.
Ti-Press
«Il caso Woodstock ha lasciato il segno, ora siamo i cattivi della situazione»
Covid 19: vita notturna ticinese sempre più in crisi. Gli esercenti incrociano le dita.
Si attende la data del 19 luglio come quella di un possibile riallentamento delle misure. Intanto c'è chi è a serio rischio di fallimento.

BELLINZONA - Un massimo di cento persone a serata. E stop. «Così non si va lontano», sospira Gianni Morici, gerente del 6500 e del Chupito a Bellinzona. Il caso del Woodstock di Arbedo, con un avventore del locale positivo al Covid-19 e con la conseguente quarantena per tutti i presenti, ha lasciato il segno tra i locali notturni ticinesi. «Nessuno sembra più avere voglia di darci credito – sussurra Morici –. Siamo sfiduciati. Ci fanno passare per i cattivi della situazione». 

C'è chi nemmeno apre – Locali importanti come il Pix di Ascona o il Vanilla di Riazzino hanno deciso di restare chiusi fino a nuovo avviso. Il responsabile Daniel Perri è chiaro: «Aspettiamo cosa accadrà dopo il 19 luglio (data in cui potrebbero essere comunicate nuove disposizioni). Al momento non mi voglio neanche sbilanciare. La situazione è complessa».

Troppa fretta iniziale – Loredana Alvaro, alla guida del Boomerang di Riazzino, ha avuto una sorta di sesto senso. «Ho subito pensato che ci fosse stata troppa fretta nelle riaperture. Prima di riprendere l'attività, ho dunque deciso di aspettare. E infatti c'è stato il dietrofront. Questa è una situazione senza precedenti. E nessuno si sta preoccupando di noi. Si discuteva sull'eventualità di farci pagare solo il 40% degli affitti. La realtà è che abbiamo i locali chiusi e continuiamo ad avere le spese come se fossero aperti». 

Timori guardando all'autunno – Incertezza anche nel Sottoceneri. Mirko Jemini, titolare del Temus di Agno, si consola con l'opportunità di avere eventi open air, essendo anche responsabile del lido locale. «Ma siamo molto limitati e le spese di prevenzione sono alte. Per ora sono abbastanza tranquillo. Non nascondo un certo timore, pensando all'autunno. Se il Covid non se ne va, chi ha un locale notturno e non ha qualche risparmio da parte, rischia davvero di fallire». 

A queste condizioni non si può lavorare – Alla discoteca Be di Lugano sono fin troppo espliciti. Un portavoce spiega: «Siamo chiusi da febbraio. Abbiamo lavorato solo il 27 di giugno. Con queste condizioni non si può continuare. Anzi, se andiamo avanti così rischiamo la chiusura definitiva».

Incoerenze – Gabriele Censi, organizzatore di eventi, è polemico. «Trovo che ci siano tante incoerenze. Vedo assembramenti spontanei ovunque all'esterno. Quando si parla di eventi o di discoteche, invece, la gente si irrigidisce. Anche se magari tutto è super controllato. Non trovo assolutamente giusto che i gestori di locali notturni vengano penalizzati, quando in altri settori si può fare quasi tutto». 

La paura di esporsi – La sensazione è che la gente cerchi il più possibile di stare all'aria aperta. Molto più di quanto già accadesse nelle scorse estati. E intanto nei locali si piange. In diversi desiderano mantenere l'anonimato, o non esporsi per evitare di "peggiorare le cose". C'è chi invoca spazi all'aperto gratuiti messi a disposizione dalle autorità per tentare di stare a galla. C'è anche chi chiama in causa Massimo Suter, presidente di GastroTicino, accusandolo di essersi dimenticato del settore. 

GastroTicino c'è – «Non è vero che mi sono dimenticato dei locali notturni – assicura Suter –. Stiamo facendo il possibile per dare voce anche alle discoteche e agli spazi simili. Il problema è che una discoteca non è come un ristorante. C'è il contatto fisico. È più difficile fare rispettare le norme igieniche e del distanziamento sociale. Io capisco la rabbia e la delusione degli esercenti. Ma noi ci siamo. Anche per la questione degli affitti, siamo in attesa di sapere cosa decideranno a Berna». 

La questione delle 100 persone – Suter spera inoltre in un allentamento in salsa ticinese. «In Ticino un locale notturno può avere al massimo 100 persone a sera. Se ne escono cinque, non ne possono entrare altre cinque. Punto. In alcuni altri Cantoni, invece, si possono avere 100 persone al massimo in contemporanea. È consentito perlomeno un ricambio. Sarebbe già un bel passo raggiungere questo traguardo anche da noi».  

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COMMENTI
 

pillola rossa 4 anni fa su tio
Quando l'andamento dell'economia non viene più regolato dal mercato, ma da imposizioni statali ci troviamo di fronte a un regime totalitario.

spank77 4 anni fa su tio
https://www.bbc.com/news/av/newsbeat-52618788/coronavirus-how-sweden-is-keeping-its-pubs-and-bars-op en

spank77 4 anni fa su tio
Anche la Svezia ha un modello di prevenzione per bar e locali … e se non lo avessero la loro curva di contagi sarebbe sicuramente molto peggio. https://www.bbc.com/news/av/newsbeat-52618788/coronavirus-how-sweden-is-keeping-its-pubs-an d-bars-open

Nmemo 4 anni fa su tio
Per quanto si dice sia accaduto e per le responsabilità del gestore, giusto le regole in vigore, si dovrebbe indicare, pure sommariamente, se le sanzioni amministrative e la denuncia penale sono state decise. Altro che sussidi pubblici per pericolosi focolai di contaminazione e propagazione dei contagi! Il Rabadan e simili sono già dimenticati?

lm 4 anni fa su tio
Non siete i cattivi, ma restate quelli con l'indice di rischio maggiore e in questo periodo non ci sono alternative alla chiusura. Lo Stato deve però permettervi di accedere a un fondo di compensazione straordinario.

spank77 4 anni fa su tio
Risposta a lm
Fino a quando si stava seduti con la distanza fisica avevamo un equilibrio migliore. Devono aver la possibilità di aprire per tamponare le perdite, magari aumentare i prezzi e fare pagare un ticket di entrata a prezzo contenuto. Lo stato , i comuni devono poi contribuire a livello organizzativo con soluzioni mirate e contributi. Man mano che i casi aumentano seppur in modo contenuto purtroppo anche la velocità di diffusione aumenterà .

MIM 4 anni fa su tio
Risposta a spank77
Scusa spank, ma dove hai letto di numeri in aumento? A me non risulta affatto.

spank77 4 anni fa su tio
Risposta a MIM
Se leggi bene ho scritto in "modo contenuto".Se non vedi la tendenza lenta ad aumentare ..anche in percentuale sui test fatti (relativa). Non cosa dire... Ma poco importa quello che conta e seguire le raccomandazioni della Confederazione... Poco importa come ci etichetta te voi del club anti misure, smaschera complotti... E un continuare botta di risposta su teorie punti di vista. Alla fine la domanda da porsi e una sola : meglio seguire le raccomandazioni? Si , no. Ognuno faccia la sua scelta. La tua e chiara come la acqua di una sorgente: non ritieni che le attuali regole abbiano ancora senso. Io sono del parere che la prudenza e meglio di fronte a quello che non conosciamo. Ad ognuno la sua filosofia

MIM 4 anni fa su tio
Risposta a spank77
Giusto, ognuno faccia la sua scelta, ma con testa. I nuovi infettati (se così vogliamo chiamarli) non sono quelli di aprile; abbiamo casi completamente diversi e con una pericolosità davvero minima. Non dimentichiamo anche questo importante particolare.

seo56 4 anni fa su tio
I locali notturni chiusi!

Hardy 4 anni fa su tio
C'è poco da fare: nei locali notturni certe situazioni potenzialmente rischiose sono inevitabili. Per cui ci vogliono delle misure.

spank77 4 anni fa su tio
Risposta a Hardy
Tra chiudere (o limitare a 100 persone indipendentemente dalla grandezza locale) e lasciare aperto senza misure ci sono una marea di altre soluzioni. I gestori devono potere accedere a consulenza gratuita per trovare soluzioni e ricevere sussidi dallo Confederazione. Un aumento dei prezzi delle consumazioni per esempio del 20 percento o un pagamento delle entrata potrebbe essere una soluzione (entro certi limiti) per tamponare le perdite. Registrazione con Id ufficiale deve essere garantita. Chi poi tira in ballo la protezione dei dati o il fatto che non vuole spendere per la serata 30 Franchi anziché 20...allora stia a casa

Hardy 4 anni fa su tio
Risposta a spank77
Ciao spank77. Beh, se fosse possibile apportare misure e regolamenti senza dover ricorrere alla chiusura forzata di un locale mi trovi d'accordo. Resto sempre dell'idea che le istituzioni abbiano allentato troppo e troppo in fretta e soprattutto che la popolazione si sia comportata in maniera troppo imprudente. Occorreva procedere in maniera graduale.

Pongo 4 anni fa su tio
70000 frontalieri a far girare l'economia not a problem ma guai se vi trovate in 101 in un locale!!! Qui si lavora e si pagano le tasse mica si fa festa

Orso 4 anni fa su tio
Risposta a Pongo
No comment. Ora cosa centrano i frontalieri? Io credo che qualcuno abbia un chiodo fisso verso di loro. Ricordati che se non c’erano loro, i ticinesi in ospedale crepavano perche mancava il personale

Duca72 4 anni fa su tio
Risposta a Pongo
Sei un poveretto e credimi che almeno 69999 di quei frontalieri avrebbero molte cosa da insegnati . Alcune volte mi vergogno di essere Ticinese.

spank77 4 anni fa su tio
Daniela Ollio 11 min fa su fb Obbiettivo raggiunto del governo: creare paura e far fallire l'economia Non ma sul serio? E cosa ci fa ancora in Svizzera? Scappi! Prestoooo

daniele77 4 anni fa su tio
Risposta a spank77
Sicuramente il virus è più intelligente di questa tipa...

miba 4 anni fa su tio
Risposta a spank77
....mentre la tua ricetta (esposta d'altra parte chiaramente nei tuoi post in questo blog) sarebbe quella di chiedere sussidi e/o contributi ai comuni e/o alla Confederazione.... Complimenti! Tante belle teorie sul covid19 ma in sostanza fai parte anche tu di quelli che ritengono che i soldi pubblici siano la soluzione al coronavirus. Peccato che l'economia debba pur girare altrimenti qualche piccolo problemino finanziario a breve/media scadenza l'avremo sicuramente e sarà ben peggiore delle intetminabili discussioni/teorie sul coronavirus..........

spank77 4 anni fa su tio
Risposta a miba
L economia nel mondo dove vivo non e fatta solo di locali notturni e annessi. Dal mio punto di vista e meglio ridurre il rischio al tempo 0 e pagare quelli che c e da pagare che aspettare e pagare molto di più... L attuazione delle misure serve per evitare interruzioni di quasi tutta la ruota economica come e successo con il lockdown... Allora li si che diventa complesso aiutare tutti...

Fran 4 anni fa su tio
Non l'abbiamo inventata noi la "solfa del virus", e scassa la m.... a TUTTI, tesoro. Soprattutto scassa la m.... quando ci si fa infettare da dei personaggi forse con un CI leggermente limitato. Potrebbe..... :-) Ma quando vai nel locale notturno, dovrebbe (!) essere nell'interesse di TUTTI essere reperibili se dovesse verificarsi un infettato. Perchè TUTTI coloro che frequentano questi locali, avranno genitori e nonni a casa (perlomeno lo si suppone), e interessati a tenerli in vita. O no? Lo scasso della m.... è quindi abbastanza soggettivo. Infatti la m.... probabilmente scassa a soggetti che reagiscono come momo73. Quando non si accende il cervello, intanto ci si scassa la m..... :-))))))))) Peace and love ;-)

momo73 4 anni fa su tio
Risposta a Fran
le consiglio vivamente un corso accelerato di lingua italiana

Fran 4 anni fa su tio
Risposta a momo73
Io sono di madrelingua trilingue CH-tedesco/francese/inglese, le scrivo e parlo tutte. Magari non in modo perfetto, ma penso che mi si capisca benissimo. Se lei parla e soprattutto SCRIVE le tre lingue da me citate come scrivo io l'italiano, ne riparleremo. Tesoro "soTuttoIo" :-))))

momo73 4 anni fa su tio
Risposta a Fran
in dialett sa diis: vantas cavagna rota che ta gheet un bel manic

Orso 4 anni fa su tio
Risposta a Fran
Bravo.... sono d'accordo con te. Lui è bravo con il dialetto:) tu sei bravo con le lingue che contano. Fran devo dire che sono dalla parte di momo73:) te capì?:)

Fran 4 anni fa su tio
Risposta a Orso
....sinceramente: e c h i s s e n e f r e g a :-))) ! Te capi!

Mah916 4 anni fa su tio
In un'economia circolare come la nostra, sarebbe un disastro... sarebbe l'inizio della fine per tutti i settori economici a cascata... Ma probabilmente di cavernicoli, almeno a leggere i post, ce ne sono gia'...

The Osage 4 anni fa su tio
Allentamenti dopo dal 19 luglio? Ma se sono settimane che gli esperti ci stanno martellando giornalmente dicendo che sono preoccupati. Gobbi in una intervista l'altro giorno si è sbilanciato dicendo che stavano discutendo se introdurre l'obbligo di mascherina nei luoghi pubblici chiusi. Che tipo di rallentamenti si aspettano, seriamente non leggono le uscite degli esperti?

Fran 4 anni fa su tio
Risposta a The Osage
Gobbi, per l'amor del ciel'. Lui, "semprelucido" in testa come sulla sua fronte ( :-) ) era colui che voleva far entrare 70'000 frontalieri, ma impedire al ticinese che magari fa fatica ad arrivare anche solo a metà mese, (!) di fare la spesa in italia. Quando che nei nst supermercati il 97% circola senza mascherina, mentre che, ad esempio nei supermercati a Luino, il 100% la mascherina nei posti chiusti la porta. Gobbi, oserei dire, che riveste un ruolo nella politica ticinese per il quale non è assolutamente all'altezza. O voi credete ad uno che si inceppa ogni 3 parole, balbetta e ansima quando racconta le SUE verità?

Nmemo 4 anni fa su tio
È un tentativo per tornare a far calare le “brache” a chi deve decidere! Sono esercizi pubblici che non sanno garantire le norme e come tali vanno tenuti chiusi!

streciadalbüter 4 anni fa su tio
La pandemia da coronavirus é una buona occasione per chiudere de- finitivamente tutte lke discoteche,fonti di preoccupazione dei familiari di ragazzi adolescenti.

Fran 4 anni fa su tio
Non devono proprio aprire. Troppi irresponsabili. Al Woodstock c'era chi di scrivere i propri connotati metteva parolacce e bestemmie e il nr. tel. con...1.2.3.4 E gli addetti all'entrata faceva entrare. Avevano finito il foglio per iscriversi e facevano passare tutti e basta. I gestori del locale (voce di corridoi) prenderanno una multa tra i 80'000 e 100'000 fr. Bene. Sarebbe il minimo. Locali notturni non sono indispensabili. Nemmeno i cinema all'aperto vengono fatti, per qui...

momo73 4 anni fa su tio
Risposta a Fran
tante cose possono essere ritenute "non indispensabili", ma asserire che "non devono proprio aprire" è un fatto grave, a meno che lei non garantisca finanziariamente per tutte queste persone. Forse bisognerebbe chiedersi perché i connotati erano fittizi, probabilmente perché con questa solfa del virus avete scassato i m.....

F/A-18 4 anni fa su tio
Risposta a Fran
Ma insomma, vogliamo proprio privarci di tutto? Qui si parla di gestire meglio le proprie attività, si parla di responsabilità individuale, con le giuste regole tutto si può fare, anche questa presunta multa mi pare eccessiva, se confermata servirà a fare andare a fondo una attività redditizia, poi tanto dubito che paghino, multa inutile.

Pongo 4 anni fa su tio
Risposta a Fran
ma dai ragionate, ho statisticamente più probabilità che mi investa un autopostale mentre mi dirigo al locale che prendere il coronavirus al locale.. sembra quasi che per un 20enne con l'influenza bisogna bloccare il mondo.. avete paura per voi e i vostri cari? Statevene a casa, rinchiudetevi, voi e i vostri famigliari.. non potete imporre a tutti il vostro "si può ma non si può"...

Jenaplynski 4 anni fa su tio
Risposta a Pongo
Bell’egoista....

Fran 4 anni fa su tio
Risposta a F/A-18
L'inghippo sta proprio li - nella responsabilità individuale. Se si pensa che "la solfa del virus ha scassato la m......". allora è già tutto dire. Purtroppo. (Maestro Professor momo73... questa volta il mio italiano le garba? .... ;-) )

Fran 4 anni fa su tio
Risposta a F/A-18
Se, e ripeto SE la multa sarà tale, sono d'accordo che è veramente eccessiva. Chi si deve rendere conto che lasciare i connotati esatti è nell'interesse di tutti, sono i ragazzi che frequentano questi posti. Va bene ribellarsi, ma proprio a tutto, tutto? - ma anche no! Siamo in tanti su questa terra, ed è il dovere di tutti, proteggersi l'uno con gli altri. (Professor momo73: italiano comprensibile? :-)))) ....)
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