L'iniziativa delle donne mps è contro l'ostinazione del Consiglio Federale nel proseguire con la vecchia «normalità»
MONTE CARASSO - «Non torneremo alla normalità perché la normalità era il problema!»
È questo lo slogan con cui le donne Mps (Movimento per il socialismo) hanno accolto il Consigliere federale Alain Berset a Monte Carasso, in occasione della sua apparizione per il discorso legato alla Festa Nazionale Svizzera.
«Il Profitto, ormai, tutto governa e tutto gestisce, compresa la salute dei popoli» dice il comunicato diffuso dalle donne Mps. «Per questo ci presentiamo ad accogliere Berset con una dimostrazione per contestare l'ostinazione del Consiglio Federale nel proseguire il cammino sulla strada di questa normalità».
Secondo le firmatarie della nota, una potenziale pandemia era già stata paventata a settembre, insomma, «tutti sapevano e nessuno ha agito per tempo, Svizzera compresa».
La richiesta delle donne mps è quella di una politica «che agisca nell'interesse comune, per le cittadine e i cittadini e per il territorio», che ci sia quindi un cambio del sistema, in quanto «le nostre vite valgono più dei vostri profitti».
Non da meno, le esponenti del Movimento per il Socialismo sottolineano che l'emergenza sanitaria «non è che uno spaccato dell'emergenza climatica, sottovalutata e trascurata» allo stesso modo della pandemia.
Bisogna «produrre meno, consumare meno, e condividere di più» prosegue la nota. «Per questo chiediamo che ogni bene comune come la sanità, l'acqua, l'energia, la natura, senza tralasciare la cultura e il diritto alla scuola, venga messo "fuori mercato", in un progetto di società ecosocialista».
Infine, una stoccata sul termine "Natale della Patria", citando le parole di Michela Murgia, «E se proprio non è possibile uscire dalla percezione genitoriale dell’appartenenza collettiva (padre, ma anche l’ossimoro madre patria) potrebbe essere interessante cominciare a parlare di Matria».
Il comunicato delle donne mps si conclude con un verso del cantautore brasiliano Caetano Veloso: «E io non ho patria, ho una matria e voglio una fratria».