La biblioteca di Sant'Antonio riapre i battenti con nuove proposte ed eventi collaterali.
La volontaria che la gestisce con l'associazione di quartiere: « La nostra idea è di aprire le porte in tutti i sensi e offrire un punto d’incontro tra gli autori locali ticinesi e i lettori e creare un polo di diffusione della cultura».
SANT'ANTONIO - Dopo anni di chiusura, la biblioteca di quartiere a Sant'Antonio ha riaperto i battenti negli scorsi giorni, ospitando su zoom - lo scorso 13 novembre - la notte del racconto della scuola di Pianezzo.
La rinascita della "BiblioCarmena" - ubicata al pian terreno della Casa comunale di Sant'Antonio - è stata possibile grazie alla passione di alcuni volontari in collaborazione con l'associazione di quartiere. «Abbiamo deciso di riaprire e di dar il via a eventi collaterali offerti alla popolazione», precisa Katiuska Schaer, la volontaria che l'ha presa in gestione. «La nostra idea è di aprire le porte in tutti i sensi e offrire un punto d’incontro tra gli autori locali ticinesi e i lettori e creare un polo di diffusione della cultura».
Ed è proprio in quest'ottica che la Biblioteca ha accolto il primo evento e intende ospitarne altri. Tanto che il prossimo 24 novembre è prevista una serata dedicata a due autrici di libri per bambini del Bellinzonese. «Riaprire in piena pandemia - sottolinea Schaer - è ovviamente una sfida. Ma in una realtà di montagna e periferica come la nostra è importante avere un punto di riferimento che offra dei servizi altrimenti distanti».
La volontaria ha anche nuove idee e proposte per la BiblioCarmena: «A breve farò un calendario dell'avvento con le Letture di Natale per i bimbi e ci sarà un altro incontro su zoom con l’autore Fabiano Alborghetti, che di recente ha scritto il libro "Barbarossa" dedicato a Jörg, il famosissimo organettista di Lugano».
Appena la situazione pandemica lo permetterà il mercoledì pomeriggio sarà poi dedicato a incontri di lettura e attività per i bambini.