Una bellinzonese denuncia il protrarsi di infrazioni su un marciapiede in via San Gottardo.
Qui le auto continuano a sostare nonostante sia vietato. La Polizia dopo i diversi interventi: «Non possiamo "piantonare" il luogo. Non v'è soluzione»
BELLINZONA - Un rompicapo che sembra irrisolvibile sta diventando il tormento della bellinzonese G*. Da mesi la donna continua a denunciare alle autorità comunali e alla locale polizia una situazione di disagio dovuta all'intralcio quotidiano delle auto che stanziano sul marciapiede, al numero 52 di Via San Gottardo.
Qui, da più o meno lo stesso periodo, un negozio di frutta e verdura ha preso il posto di una precedente attività che si occupava di abbigliamento. La differenza tra i due esercizi non sta solo nella merce venduta. «Il vecchio esercente - sottolinea la donna - impediva alle auto di posteggiare sul marciapiede».
Transito «difficile e pericoloso» - Con la nuova attività le attenzioni a ciò che avviene nello spazio esterno al negozio sembrano essere venute meno (come d'altra parte dimostrano alcune foto scattate in giorni e momenti diversi). A ciò si aggiunge il fortunato andamento della nuova attività commerciale e il conseguente aumento di traffico che, secondo G., in alcuni momenti «rende difficile e pericoloso il transito a piedi sul marciapiede». Va detto che quello spazio non prevede né la sosta, né il posteggio delle auto. Insomma, un'irregolarità bella e buona.
Il primo intervento di Polizia - Irregolarità confermata delle stesse autorità cittadine. Ancora in giugno, il comandante della Polizia di Bellinzona, Ivano Beltraminelli, rispondeva così alla denuncia della cittadina: «La fattispecie ci è conosciuta e gode della nostra attenzione. La possiamo informare che siamo peraltro già intervenuti nei confronti dei gestori del negozio in modo che abbiano a gestire la situazione con rispetto alle normative in materia di posteggi». Lo stesso comandante invitava la donna a chiamare la centrale operativa qualora fossero notate ancora situazioni non conformi.
I problemi proseguono, nonostante le multe - Che non hanno tardato a ripresentarsi. E, va detto, la polizia è più volte intervenuta. I circa 120 franchi di multa, tuttavia, non sono bastati a dissuadere gli automobilisti che quotidianamente tornano a sfruttare quel marciapiede per la sosta. «E non solo per comprare frutta e verdura, ma anche per recarsi al negozio di kebab di fronte o al bar», denuncia la donna.
Nuova denuncia, ma «non c'è soluzione» - G. è esasperata. In autunno riscrive un'ennesima lettera. Il comando di Polizia risponde di nuovo, non nascondendo una certa impotenza di fronte alla situazione: «Per il momento - si legge - non possiamo fare altro che confermare la situazione che ci è conosciuta ed è stata oggetto di diversi interventi di Polizia». «Le possiamo assicurare - prosegue lo scritto - che in tale conseguenza sono state elevate diverse contravvenzioni e che la situazione è costantemente controllata. Abbiamo pure preso contatto con i responsabili del negozio, rendendoli attenti a una migliore gestione quanto ai veicoli della clientela. Appare però del tutto evidente che non possiamo "piantonare" il luogo e d'altra parte al momento non vi sono altre soluzione che non l'intervento sanzionatorio tramite specifiche contravvenzioni». E se, assicura il comando di Polizia «la situazione è migliorata», non lo è tuttavia «in maniera definitiva».
«Non aspettiamo che ci sia un incidente» - G. continua ad essere preoccupata. Non tanto per lei, quanto per la madre che, anziana, si trova a dover fare lo slalom tra i veicoli: «Porta apparecchi acustici, si muove a fatica. Già è capitato che l'abbiano quasi investita. Deve avvenire un incidente prima che si faccia qualcosa?».