La decisione del Consiglio federale sta mettendo sotto pressione i fornitori della ristorazione
Le scorte non mancano, ma alcune bevande dolci hanno una data di scadenza a breve termine
LUGANO - Il tanto atteso annuncio del Consiglio federale è stato fatto nel tardo pomeriggio di mercoledì: da lunedì 19 aprile scattano nuovi allentamenti, tra cui anche la riapertura delle terrazze di bar e ristoranti. Negli esercizi pubblici sarà quindi nuovamente possibile effettuare consumazioni seduti ai tavoli, purché si trovino all'esterno.
Un annuncio che ha subito messo in fibrillazione un intero settore, che ora sta preparando le scorte in vista di un aumento degli avventori. Ecco quindi che i fornitori sono sotto pressione. «Da giovedì pomeriggio registriamo un forte aumento delle ordinazioni» ci conferma, per esempio, Michele Cattaneo della Brughera Drinks di Mezzovico, una delle principali aziende che in Ticino rifornisce la ristorazione.
Per loro il lavoro non si era fermato, in quanto si occupano anche di rifornire stazioni di servizio, alberghi e servizi di delivery. Ma ora l'attività ha sicuramente ingranato qualche marcia. «L'impennata di ordinazioni è dovuta in particolare al fatto che durante il periodo di lockdown, bar e ristoranti si erano attrezzati per l'asporto con le bottiglie in plastica. Ora ci vengono chieste quelle in vetro».
Nei magazzini della Brughera Drinks i prodotti non mancano. Anche si riscontra qualche difficoltà con alcuni soft-drink. Si parla, per esempio, della Coca Cola Zero: «Non è che ci manca, ma la ristorazione ci chiede date di scadenza a lungo termine. Ma la Coca Cola sta ancora smaltendo le scorte vecchie, che scadono già a maggio. E ci tocca rimandarle al produttore» ci spiega ancora Cattaneo.
E infatti anche i produttori sono improvvisamente sotto pressione, come conferma per esempio Gérard Schaller di Feldschlösschen, interpellato da 20 Minuten. «Da una produzione che era a livelli molto bassi, siamo passati all'attività a pieno regime». E dall'azienda i rifornimenti partono ora anche sabato, in modo che per lunedì tutto sia pronto.
La situazione è più tranquilla al Birrificio Ticinese San Martino di Stabio, dove comunque c'è soddisfazione per la riapertura delle terrazze. «La richiesta non è ancora molta» afferma però il responsabile Markus Schild, spiegando che l'azienda lavora soprattutto con intermediari e negozi.