Ancora polemiche sul terreno da calcio. La diatriba tra Comune e privato c'è. Ma un avvocato puntualizza...
«La responsabilità del degrado non è da ascrivere al proprietario – sostiene il legale –. La società del FC Gravesano-Bedano paga ancora l'affitto. Quindi...»
GRAVESANO - Metà campo curata. L'altra no. Succede al campo di calcio di Gravesano. Tio/20Minuti ne aveva parlato di recente, interpellando il segretario comunale che aveva raccontato di una discussione pendente tra il Comune, proprietario di una parte del sedime, e i privati che ne detengono l'altra parte. Fuori dai giochi sarebbe finito il club sportivo locale che da qualche tempo si allenerebbe e giocherebbe altrove.
Lettera di fuoco – L'avvocato della parte privata prende ora posizione. Con una lettera infuocata. «Sembrerebbe che mentre l'ente pubblico si prende cura di quel fondo, il privato lo lasci incolto, dando un senso di disordine. Ciò che non farebbe certamente onore al proprietario stesso. Addirittura questo comportamento verrebbe visto quale atto di ritorsione per il fatto che il Comune di Gravesano vuole acquistare quel terreno».
Un'offerta non congrua – E in un certo senso era quanto ci aveva riferito il segretario comunale. L'offerta del Comune sarebbe stata troppo bassa. E al privato questo non sarebbe andato giù. Così la vicenda sarebbe finita davanti al Tribunale cantonale amministrativo (Tram). «È vero che il Comune intende acquistare il terreno (tutto il terreno, ndr) – riprende l'avvocato – e che l'offerta non è stata accettata dal proprietario in quanto non congrua. Di conseguenza è iniziata la procedura espropriativa che sta facendo il suo corso».
«Il club sportivo paga ancora l'affitto» – Stando all'avvocato, il bene in questione «è sempre affittato al Football Club Gravesano-Bedano». Toccherebbe dunque al club sportivo avere cura del terreno, anche se le sue squadre ora si allenano e giocano altrove. Gli affitti, sempre secondo il legale, sarebbero regolarmente ancora pagati dalla società calcistica, seppure con qualche ritardo. «La responsabilità del degrado di metà del campo non è quindi da ascrivere al proprietario privato», conclude il legale.